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La Murgia di Chakra, tra noia e timidezza

Il nuovo, un po' trito ma non brutto, programma di Rai

Francesco Specchia
Francesco Specchia

Francesco Specchia, fiorentino di nascita, veronese d'adozione, ha una laurea in legge, una specializzazione in comunicazioni di massa e una antropologia criminale (ma non gli sono servite a nulla); a Libero si occupa prevalentemente di politica, tv e mass media. Si vanta di aver lavorato, tra gli altri, per Indro Montanelli alla Voce e per Albino Longhi all'Arena di Verona. Collabora con il TgCom e Radio Monte Carlo, ha scritto e condotto programmi televisivi, tra cui i talk show politici "Iceberg", "Alias" con Franco Debenedetti e "Versus", primo esperimento di talk show interattivo con i social network. Vive una perenne e macerante schizofrenia: ha lavorato per la satira e scritto vari saggi tra cui "Diario inedito del Grande Fratello" (Gremese) e "Gli Inaffondabili" (Marsilio), "Giulio Andreotti-Parola di Giulio" (Aliberti), ed è direttore della collana Mediamursia. Tifa Fiorentina, e non è mai riuscito ad entrare in una lobby, che fosse una...

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il Chakra stappato Foto: il Chakra stappato
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Al netto dell'empatia (è intelligente, ma simpatica come una zazzaridda nelle mutande, direbbe Fiorello) , l'intellettuale Michela Murgia che conduce Chakra -Raitre, sabato ore 18.10- suscita sentimenti contrastanti. Promossa da fustigatrice libraria che spettinava i programmi di Augias ad anchorwoman di un programmino a tematica sociale, il Premio Campiello ha annunciato la sua missione televisiva: "Mettere a fuoco e a nudo la complessità di temi anche apparentemente semplici", E, in uno studio con luci da motel americano, sulle note di David Bowie, ha cercato di mettere a fuoco un tema infiammabile, ma propinato in tutte le salse dai social media alla letteratura: gli odiatori via web. Ha introdotto le star di Hollywood che recitavano ironicamente i tweet del loro “haters”, tipo Susan Sarandon che si è vista rinfacciare le tette floscie o Sean Penn apostrofato “naso a pene”. Dopodichè, Murgia ha invitato come prima ospite l'ubiqua Selvaggia Lucarelli. La quale, entrata per sottoporsi al rosolamento della nota verve polemica murgiesca e accusata di usare gli stessi insulti di chi la attacca sul web (scorreva il video di Ballando dove Selvaggia dà delle “scimmia” alla De Sio) , in tre nanosecondi ha ribaltato la sua sarda interlocutrice. Selvaggia è apparsa Giovanna D'Arco, eroina indomita delle pari opportunità; la Murgia si ridotta ad un mix intimorito di Anna LaRosa ed Enza Sampò, con tutto il bene che voglio alla Sampò. Naturalmente era solo un'impressione. Ma la conduttrice sarda, di solito una da cui si aspettano fiammate di lava, qui è sembrata quasi intorpidita, una normale intervistatrice di un normalissimo talk, finanche un po' noiosetto. A nulla sono servite le interviste premontate ad una bulla obesa americana, o a Luca Bernardo, grande pediatra anti-bulli (tra l'altro editorialista di Libero, quotidiano criticato in studio poco prima, bizzarro cortocircuito). A parte i soliti slanci femministi della scrittrice sparati nel vento, il programma si è chiuso con la marketta al libro di Federica Manzon, oltre a quello, ovviamente della Lucarelli. Chakra non è un programma stupido, tutt'altro. E' un programma inutile…

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