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Ancora si chiedono perché Trump ha vinto: basta sentire cosa dicono i liberal radical chic

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Ci sono tante “spie” – parole, frasi, battute dette dai liberal pubblicamente (tralasciando quelle nei salotti che non fanno testo) - che fanno capire perche' Trump ha vinto le elezioni: ha intascato i consensi dei “dimenticati”, o dei “deplorevoli”, come la Clinton chiamava gli elettori repubblicani. Che sono tanti, non dimenticano, e piu' frequentemente di altri evitano i sondaggisti. La condiscendenza e' vizietto ineliminabile e connaturato per un liberal, che  si considera sempre su un gradino moralmente piu' alto di quello degli avversari di idee. I “deplorevoli” di Hillary sono entrati nella galleria delle stonate storiche piu' celebri dei politici DEM, a fianco di quella di Obama a proposito degli elettori rurali filo GOP: “Questi bigotti stanno avvinghiati alle armi, alla religione…”. Per non parlare dei personaggi sinistri di seconda fila, che si lasciano andare nelle loro chiacchierate, anche quelle pubbliche, per incallita sicumera. Prendiamo il professore del Massuchusetts Institute of Technology di Boston (MIT), Jonathan Gruber, consigliere tecnico esterno per la “architettura” del meccanismo della legge Obamacare e per la stesura del testo. Parlando come conferenziere, a provvedimento passato, in convegni sparsi, Gruber si era ripetutamente vantato del suo ruolo, e della sua intelligenza nel confezionare un pacchetto politicamente vendibile, quello che gli aveva esplicitamente chiesto Obama negli incontri preparatori, riservatissimi, nella Stanza Ovale. I commenti di Gruber, che erano stati filmati nel 2012 e 2013 dagli spettatori di quegli eventi pubblici evidentemente simpatetici con la riforma di Obama, hanno iniziato a venire alla luce solo qualche tempo dopo. Una sua frase e' entrata nella storia: “Questa legge e' stata scritta in una maniera tortuosa affinche' il CBO (Congressional Budget Office, Ufficio Congressuale del Bilancio) non calcolasse il mandato (ossia l'obbligo di pagare una penalita' per chi non avesse comprato una polizza Obamacare NDR) come fosse una tassa. Se il CBO lo avesse calcolato come una tassa, la legge sarebbe defunta. La mancanza di trasparenza e' un enorme vantaggio politico e sostanzialmente, chiamatela la stupidita' degli elettori americani o come volete voi, ma fondamentalmente cio' fu davvero  cruciale perche' il provvedimento passasse”. Americani siete stupidi, ecco cosa pensano di voi i cervelloni consulenti dei DEM. E “puzzate di Trump”, pure. “Sono andato in un emporio Walmart e ho annusato odore di Trump”, e' quanto Peter Strzok, l'agente FBI tifoso di Hillary e anti Trump, ha scritto alla sua amante Lisa Page, avvocatessa dell'FBI, in una delle centinaia di email che hanno portato a smascherare la trama degli elementi faziosi del dipartimento di Giustizia e dell'FBI per deragliare la candidatura del repubblicano. Walmart, si sa, e' la piu' grande catena di magazzini al dettaglio d'America, celebre per lo slogan “da noi ci sono sempre i prezzi piu' bassi”, senza sindacati e frequentata dal popolino americano tra le due coste: a New York, infatti, non e' ancora riuscita a ottenere l'ok per aprire un suo emporio. L'ultima perla dal Palazzo e' di Nancy Pelosi, la capa della minoranza DEM alla Camera: ha definito “briciole” i bonus da 1000 dollari (senza citare peraltro gli aumenti di paga e di contributi previdenziali di contorno) che centinaia di aziende hanno dato ai dipendenti grazie ai tagli delle tasse di Trump. Pensate a quello che  “la Corporate America ha ricevuto rispetto alle briciole che stanno dando ai lavoratori … e' patetico”, ha detto la Pelosi quando ha saputo dei primi bonus da 1000 dollari dati da AT&T a tutti dipendenti. Per lei 1000 dollari sono davvero “briciole”:  la leader californiana, secondo l'analisi del Center for Responsive Politics del novembre 2017, e' la settima piu' ricca tra i 535 deputati e senatori del Congresso USA, con una valutazione del suo patrimonio personale di 100 milioni di dollari (100.643.521 per l'esattezza). Ma sono “briciole” anche per i dipendenti, almeno 3 milioni finora, che se li sono visti in busta per effetto della riforma?  Il WashingtonExaminer ha paragonato Nancy a Maria Antonietta, che disse dei suoi sudditi “se non hanno il pane, che mangino le brioches”. Stesso atteggiamento snob, che calza a pennello per i Democratici: del resto, nella lista dei primi dieci piu' ricchi in Congresso ci sono sette DEM e tre del GOP.     L'ultimo esempio della lingua che tradisce il pensiero sincero e' la battuta di Joy Reid, opinionista di MSNBC, la TV piu' a sinistra di tutte, a commento di quanto ha fatto, e detto, Trump nel discorso sullo Stato dell'Unione a proposito della gang MS-13. La MS-13 e' una ‘associazione' di giovani criminali sudamericani, oggi soprattutto del San Salvador ma non solo, nata a Los Angeles oltre 30 anni fa, e che impazza in molte citta' del Messico, del Canada e degli USA. Ora e' particolarmente attiva a Long Island, nei sobborghi di New York, dove ha commesso almeno 25 omicidi nell'ultimo anno. Trump ha ordinato mesi fa all'FBI una risposta di repressione senza quartiere e ha invitato al suo discorso i genitori di due ragazzine afro-americane di 15 e 16 anni ammazzate a colpi di mazze da baseball il settembre scorso (i sei killer delle ragazzine sono sotto processo). Ha detto il presidente: “Molti dei membri di questa gang si sono avvantaggiati delle clamorose scappatoie nelle nostre leggi per entrare nel paese come minori stranieri non accompagnati. Io chiedo al Congresso di chiudere finalmente questi mortali buchi legali che hanno permesso ai MS-13 e ad altri criminali di infiltrarsi nel nostro paese”. Il commento della Reid, che e' afroamericana, e' stato un sommo esempio di insensibilita' umana : ”Trump ha dato un discorso stanotte in cui ha fatto sembrare che la piu' grande minaccia negli USA, oggi, e' una banda di cui nessuno che non guarda Fox News (la tv filo-conservatrice NDR) ha mai sentito parlare ”. Non solo la giornalista liberal ha deriso Trump per aver denunciato un fenomeno sociale terribile per le sue conseguenze drammatiche contro i cittadini per bene. Non si e' neanche accorta, accecata dalla sindrome anti Trump, di aver coperto di vergogna la sua stessa rete, e le altre, per avere ignorato una “vera news” come quella degli assassini a catena di MS-13. La replica della gente normale e' venuta subito da Elizabeth Alvarado, la mamma –nera- di una delle due povere vittime: “Non ho parole. Dico io, questi sono membri di una gang che ha deciso di fare da giudice e da giuria e ha trattato mia figlia in questo modo. E' inaccettabile. Non voglio che cio' capiti alle famiglie di nessun altro. Qualcosa va fatto.  E io non smettero' di battermi finche' tutto non sara' messo a posto. E' stato un onore per me vedere il presidente, per me e' persona genuina”. Robert Mickens, il papa' –nero pure lui – dell'altra ragazzina massacrata ha aggiunto, a proposito dei tanti parlamentari Democratici che non si sono alzati. Il presidente parlava di sua figlia, uno dei momenti piu' toccanti della serata, e tutto il resto della sala era in piedi. “Beh, ho pensato che sia stata una grave mancanza di rispetto per il semplice fatto che i Democratici che erano la', e che non si sono alzati, erano afro-americani”, ha rimarcato Mickens. “Mi ha fatto molto male che hanno mostrato di non avere rispetto e che non hanno onorato cio' che e' capitato  alle nostre vite e alle vite di altri americani. Non e' giusto. A parte quello che possono provare verso il presidente, avrebbero dovuto mostrare rispetto a noi. Io avrei mostrato loro rispetto, se si fosse trattato dei loro cari”. I parlamentari DEM, neri o d'altro colore, non hanno detto nulla di storto in questo caso. Hanno fatto di peggio. Non alzarsi in quell'occasione straziante e' stata una gaffe piu' pesante delle parole. E ormai le foto e i filmati che li ritraggono seduti mentre i genitori delle vittime piangevano sul palco del Congresso sono l'immagine del loro carattere. E la copertina del loro  curriculum. Glauco Maggi

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