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Donald Trump rivela la nuova difesa antimissilistica americana

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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New York. Il presidente Trump ha lanciato, parlando dal Pentagono, la nuova strategia di difesa antimissilistica americana (Missile Defense Review), che non solo rafforza la protezione del Paese con impianti “a terra” piu' agguerriti tecnologicamente, ma che per la prima volta prevede la creazione di basi nello spazio. Lo scopo, dichiarato, e' di contrapporsi alle minacce che possono arrivare dalla Corea del Nord e dall'Iran, e di competere con i sistemi di armi sempre piu' avanzati che sono stati sviluppati, e apertamente reclamizzati, da tradizionali avversari internazionali come la Russia e la Cina. Trump non ha colto l'occasione del discorso “bellico” per rispondere alla Speaker della Camera Nancy Pelosi, che gli aveva chiesto con una lettera di qualche giorno fa il rinvio del discorso sullo Stato dell'Unione, previsto il 29 gennaio, adducendo la scusa dello shutdown. Il Servizio Segreto e il dipartimento della Sicurezza Nazionale avevano del resto subito assicurato che i loro dipendenti pubblici sono in grado benissimo di gestire la serata. Mentre i Democratici insistono nell'usare la serrata per boicottare l'appuntamento istituzionale e respingere l'idea del Muro, Trump ha volato piu' alto nel suo intervento. Da una parte ha ribadito che non intende rinunciare alla protezione del confine meridionale contro gli ingressi degli illegali, anche citando la notizia della nuova carovana che si e' formata in Honduras e sta raggiungendo il Messico. Dall'altra, ha motivato l'enorme incremento di risorse che l'America ha destinato alla Difesa per difendersi con un argomento strategico: “Il mondo sta cambiando. Gli Stati Uniti non possono limitarsi a cambiamenti incrementali. Non e' abbastanza tenere solo il passo dei nostri avversari”. Di qui l'idea dello spazio come area critica per strumentazioni avanzate, di nuova generazione, in grado di porre gli USA sempre davanti alle minacce. Alla fine del 2018, il presidente aveva firmato un memorandum chiedendo al Pentagono l'istituzione di un Comando dello Spazio, quarta ‘forza armata' a fianco dell'esercito di terra, dell'aviazione e della marina. Trump ieri ha annunciato che inserira' uno specifico capitolo di spesa nel prossimo budget militare per accelerare programmi di armi anti-satelliti, dotati di capacita' di annientamento dei razzi nemici al loro lancio, e per creare una base spaziale a energia solare in grado di fronteggiare attacchi di russi e cinesi. Per dotarsi di armi efficaci servono un sacco di soldi, e il presidente USA e' anche tornato sul nodo della Nato, strigliando gli alleati sparagnini. “Noi li proteggiamo, ma molti paesi sono molto ricchi e possono benissimo permettersi di pagare la loro parte”, ha detto citando la Germania. “Noi investiamo il 4% e Berlino l'1%. Con tutti abbiamo sempre colloqui amichevoli, e sapete che cosa mi ha detto un capo di governo? Nessuno ci ha mai chiesto prima di pagare… Bene, ora ci sono io e lo chiedo. Ameno il 2%, anche se servirebbe di piu'”. di Glauco Maggi

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