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Vietato disturbare i pedalatori

Area C tra propaganda e realtà

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Non si stancano mai di ripeterlo. L'Area C è cool, fantastica, pulisce l'aria e tiene lontani dal centro quei mostri a quattro ruote che alcuni zoticoni continuano ad utilizzare. Sindaco e assessori lo ribadiscono in tutte le salse da due mesi. L'ultima geniale mossa di marketing consiste nell'elencare, uno per uno, il numero di tagliandi acquistati. Grazie alla nota ufficiale diramata da Palazzo Marino, ora scopriamo che Giuliano Pisapia - residente in centro - ha utilizzato fin qui un solo ingresso gratuito. Tabacci ha già speso metà del bonus riservato agli abitanti in Area C (20 su 40), mentre l'assessore allo Sport Chiara Bisconti si è convertita alla bicicletta e ha scoperto che "Milano è più piccola di quanto crediamo". La sconosciuta assessore al lavoro Tajani va al lavoro in tram ("Prendo il 2 e il 14") e ha speso meno del papà di Area C Pierfrancesco Maran, il quale ha scucito 60 euro per comprare il carnet di ingressi multipli. I milanesi non ci dormivano al notte, ma finalmente sanno cosa pensano davvero gli amministratori della tassa d'ingresso. Ah, anche i commercianti del centro faticano a prendere sonno: gli affari calano e - come se non bastasse - gli ultrà arancioni hanno annunciato il boicottaggio delle vetrine cohe espongono volantini contrari ad Area C. Ma davanti alle loro proteste, la giunta perde la parola. Vietato disturbare i pedalatori.  

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