Cerca
Logo
Cerca
+

Animalisti si diventa

I bimbi e l'educazione agli animali

  • a
  • a
  • a

Animalisti non si nasce, si diventa. L'ho capito quando il mio bimbo ha iniziato a relazionarsi con i due gatti di casa. Il primo approccio è stato un pizzicotto a Nino, lei, Nina, non si lascia ancora avvicinare (e ha le sue buone ragioni). Il secondo tentativo di instaurare un contatto è stato attaccarsi alla coda, il terzo strappargli i baffi, i peli e infilargli le dita negli occhi. Insomma, tutto quello che non si deve fare ad un animale, il cucciolo a due zampe l'ha fatto. Dopo un paio di mesi di pazienza e innumerevoli lezioni “animaliste”, il bimbo ha imparato a fare “le care”. E ora la scena che si presenta quotidianamente è questa: il gatto si avvicina facendo le fusa e strusciandosi, lui lo accarezza dolcemente sulla testa poi, però, appena fingo di non guardarlo più, in un istante la “cara” si trasforma in una serie di schiaffetti o in un unico fortissimo pizzicotto. Niente, non ce la fa. Il desiderio di diventare amici è troppo forte e il contatto fisico è così eccitante che non può essere contenuto in una normale dimostrazione d'affetto. Lo “stritolamento”, quello sì, è l'unica via. Mi dicono che è normale. A forza di rimproveri da una parte e incoraggiamenti dall'altra, imparerà a fargli le coccole in modo rispettoso. Di sicuro, i due si amano già. Anzi, il piccolo si innamora di qualunque essere a quattro zampe veda. Si tratti di un alano o di un certosino. Di un piccione o un pesciolino. Sarà forse per questo che l'Enpa (Ente nazionale protezione animali) ha deciso di aprire il nuovo anno all'insegna dei bambini. Venerdì 2 marzo, infatti, da piazza Castello partiranno, in contemporanea, lo storico Tram Bianco sul quale si terrà la conferenza “Cucciolotti d'uomo, l'impronta nel futuro” e il coloratissimo Tramito su cui i bambini della quinta elementare dell'Istituto Comprensivo Rinnovata Pizzigoni assisteranno a una lezione itinerante di educazione al rispetto dei più deboli.

Dai blog