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Perché ci piace stare nella m****. E come possiamo usarla come concime

Dal libro del mental coach Mario Furlan Foto: Dal libro del mental coach Mario Furlan "Tu puoi!"
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Prima o poi, capita a tutti di usare l'espressione di Cambronne. E di finirci dentro fino al collo. Non spaventarti: è la vita. Ecco il mio consiglio da mental coach: quando le cose vanno male, non buttarti giù: prima o poi andranno meglio. E quando vanno bene, non esaltarti: prima o poi tornerai nella merda. La questione non è, quindi, se ci finiremo dentro o meno. Ma finirci dentro il meno possibile. E per il minor tempo possibile.  C'è chi ama starci dentro Eppure... eppure c'è chi ama starci dentro. Com'è possibile? Beh, pensa a tutti quelli che sono in una brutta situazione, ma non vogliono uscirne. Silvia che è in un matrimonio sbagliato: il marito la picchia, lei dovrebbe denunciarlo e fuggire a gambe levate... ma non se la sente. Lo giustifica. Si colpevolizza. E dice che, tutto sommato, non sta così male. E' nella merda, ma si crogiola dentro. Ha paura che se lo mollasse resterebbe sola. Che non troverebbe mai più un uomo disposto ad amarla. Cazzate, naturalmente. Ma non siamo mica sempre lucidi... Silvia è nella merda, ma si è abituata e non vuole uscirne. Tutto sommato, mormora tra sé e sé, qui dentro ci sto bene. Sono al calduccio, e mi sono abituata alla puzza. Se ne uscissi, prenderei freddo... E' questione di autostima!  Silvia, e tutte le persone come lei, rimangono nello sterco, senza cercare di uscirne, perché non credono in se stesse. Mancano di autostima. Non credono di potercela fare. Quindi per uscire dalla cacca serve, prima di tutto, avere una sana autostima. E una visione ottimistica della vita. I pessimisti sono, quasi sempre, persone prive di autostima: è inutile, non ci riuscirò mai, non sono all'altezza, ce l'hanno con me... La prima cosa da fare, quindi, è costruire la propria autostima. Cioè la stima che abbiamo in noi stessi.  Due suggerimenti per uscirne al meglio Cosa fare se hai autostima, ma ti trovi comunque nella materia poco nobile e molto odorosa, e non sai come uscirne?  Mi permetto, come mental coach, di darti due suggerimenti: 1) Non disperarti, non strapparti i capelli, non viverla come una tragedia: come abbiamo detto prima, capita. A tutti! Accettalo, quindi, come un fatto della vita; 2) Pensa a come puoi trasformare un evento negativo in uno positivo. A come puoi, cioè, usare la m**** come concime. Volgendo la sorte a tuo vantaggio! A lezione di autostima da Zanardi  Sei anni fa ho avuto l'onore di premiare Alex Zanardi con il Premio Campione, il riconoscimento attribuito dai City Angels a personaggi straordinari. Come sai, Alex ha perso entrambe le gambe. Un altro si sarebbe disperato. Lui, invece, è arrivato felice e sorridente. E ha detto che da quando è disabile la sua vita è cambiata. In meglio. E che i suoi figli gli dicono: Papà, quando perderò le gambe voglio diventare un campione come te! La perdita delle gambe non se l'è cercata lui. E' stata un dramma. Ma ha saputo volgerlo a suo vantaggio. Una bella lezione di vita e di autostima, non ti pare?  Ogni giorno su Facebook  i consigli del mental coach Mario Furlan per la tua motivazione e la tua crescita personale!

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