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Abdelbaki Es Satty, mistero sull'imam sospettato di essere la mente della strage. Ecco il suo covo

Andrea Tempestini
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Si indaga sull'imam marocchino Abdelbaki Es Satty, 40 anni, l'uomo che avrebbe radicalizzato i giovani del commando killer di Barcellona. L'imam potrebbe essere rimasto ucciso nell'esplosione della casa di Alcanar dove la cellula stava assemblando le bombole di gas per compiere una strage ancora peggiore, obiettivo la Sagrada Familia. Ma c'è chi teme che in realtà l'uomo possa essere fuggito: è mistero fitto sul suo conto. L'uomo era uscito dal carcere nel 2012 per reati legati all'immigrazione. Imam presso la moschea di Ripoll, El Satty avrebbe avuto contatti anche con i terroristi dell'Atocha, la stazione di Madrid teatro del terrificante attentato del 2004. Ma non solo: l'intelligence sospetta che l'uomo avesse legami diretti con gli emissari del Califfo. Uomo schivo, dal 2014 si prendeva cura della piccola comunità islamica che fa riferimento alla moschea del centro islamico Annour. El Satty faceva prediche moderate, una finta dietro alla quale nascondeva la sua indole terrorista: come detto, sarebbe lui il "maestro di morte", l'uomo che avrebbe progettato l'attacco a Bracellona. Nelle immagini della gallery, il covo spartano dove si rifugiava l'imam, a Ripoll.

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