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Da Mafia Capitale a Gerry Scotti: il narcotrafficante partecipa a "Caduta Libera"

Mariano Paolozzi
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"Mi chiamo Roberto, sono di Roma e faccio l'agente immobiliare". Si è presentato così al programma di Gerry Scotti, Caduta Libera, nella puntata del 17 giugno in onda su Canale 5: si tratta di Roberto Grilli, lo skipper narcotrafficante che già nel 2012 fu fermato al largo del mare di Sardegna con 500 chili di cocaina nascosti nello scafo della sua barca. Come ricorda Repubblica, era arrivato alla ribalta nazionale perché grande accusatore nella maxi inchiesta "Mondo di Mezzo", che diede vita allo scandalo di Mafia Capitale.  Grilli ha rischiato una pena di 15 anni di carcere per traffico di droga, ma scelse di collaborare nell'inchiesta che travolse mezza Roma per evitare la galera e guadagnarsi la libertà. "Da quando è uscita Mafia Capitale e tutti i quotidiani titolavano "la vendetta dello skipper", ho perso il lavoro. Oggi vivo in uno stato da semi-barbone. Vestirmi in maniera decorosa è stata un'impresa". Nel 2016, seduto nell'aula bunker di Rebibbia, chiese di spostare l'audizione in quanto "non nelle condizione psicologiche e fisiche, per sottoporsi alle domande del pubblico ministero Luca Tescaroli". Un anno dopo, Grilli si presenta invece sorridente al programma di Scotti su Canale 5, con un bel completo blu. Sempre nel 2016, il grande accusatore della maxinchiesta negò tutto quello che aveva spiegato ai pm dell'antimafia che hanno istruito il dibattimento sugli affari di Brugia e Carminati. Al processo - si legge da La Repubblica -  spiegò che il suo avvocato gli aveva imposto la linea della bugia proprio contro Carminati, in modo da entrare nel programma di protezione per i collaboratori di giustizia. Ma Grilli non ottenne niente e così decise di ritrattare tutte le sue posizioni.  Non è stato fortunato da pentito e non lo è stato nemmeno da concorrente. Non ha saputo rispondere alla domanda di Scotti ed è stato ingoiato nella botola dove finisce chi perde. Ironia della sorte, l'errore di Grilli è arrivato sul nome del killer del "Silenzio degli Innocenti", quasi come se ci fosse un copione scritto  appositamente per lui. Oltre alla squalifica in Tv, dovrà fare i conti con l'accusa di falsa testimonianza dopo l'interrogatorio beffa di Mafia Capitale.

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