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Gabriele Defilippi, il nuovo volto del killer della professoressa Rosboch: ora somiglia a Kim Jong-un

Giulio Bucchi
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Una nuova giravolta, l'ennesima di Gabriele Defilippi. Il principale accusato dell'omicidio della professoressa Gloria Rosboch, per cui il pm Giuseppe Ferrando ha chiesto l'ergastolo, ha rivelato di aver ucciso da solo la donna, scomparsa il 13 gennaio 2016 da Castellamonte (Torino), scagionando di fatto da ogni responsabilità il suo amante, Roberto Obert, per cui l'accusa ha comunque chiesto 20 anni di carcere. L'insegnante fu ritrovata morta un mese dopo nella cisterna di una discarica abbandonata del Torinese. Secondo la ricostruzione dei fatti, il camaleontico Defilippi, ragazzino dalle mille personalità e dai mille volti (l'ultimo look, testimoniato da una foto pubblicata da La Stampa, lo ritrae con un inquietante taglio di capelli alla Kim Jong-un, il dittatore nordcoreano: testa rasata ai lati, sfumatura altissima e chioma fluente in cima), l'avrebbe raggirata ottenendo decine di migliaia di euro in prestito con la promessa di una vita insieme. Secondo la perizia psichiatrica, Defilippi è sano di mente e ha agito nella piena consapevolezza delle sue azioni. La sentenza è stata fissata per il 4 luglio.

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