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Formigoni, la villa in Costa Smeralda occupata da una famiglia rom: sbattuto fuori di casa

Matteo Legnani
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Il crollo di un ex totem della politica lombarda e nazionale è stato, forse, definitivamente sancito ieri. In modo simbolico, visto che sul piano processuale, del suo caso si stanno occupando i giudici di Milano. La vicenda è di quelle che, quando le leggi, fanno quantomeno sorridere: ricordate la villa da milioni di euro che l'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni acquistò per poco più di un milione dal faccendiere Pierangelo Daccò? Si chiamava (e si chiama) "Le grazie" e si trova poco lontano da Porto Cervo, in Sardegna, con vista sulle colline che dominano il golfo del Pevero. Ebbene quella villa, che fu uno dei colpi di grazia all'immagine e alla carriera politica del "Celeste", ieri è stata occupata da una famiglia rom: padre, madre e due figli, che aveva deciso di trascorrere lì qualche giorno di vacanza. Vacanza di lusso, visto che l'immobile è composto da tredici stanze, otto bagni, cucina, verande, salone a ampio solarium attorno alla piscina. Solo che, come riporta il quotidiano La Nuova Sardegna, la domestica ieri s'è recata nella villa per prepararla in vista dell'arrivo dei legittimi ospiti, e ha sorpreso l'abusiva famigliola. La famiglia, di origini slave ma residente a Osidda in provincia di Nuoro, era riuscita a entrare dall'ingresso principale senza forzare alcuna serratura e superando i sistemi di sicurezza. "Anche i nostri figli hanno diritto a trascorrere una vacanza al mare" avrebbero spiegato i due genitori ai carabinieri chiamati dalla domestica che chiedevano alla coppia documenti e motivo della loro presenza nella villa. I due sono stati denunciati per occupazione abusiva d'immobile.

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