Cerca
Logo
Cerca
+

Schiaffo ad Asia Argento? Molestie sessuali: cosa mettono in Usa in prima pagina / Guarda

Alessandra Menzani
  • a
  • a
  • a

Possibile che nella lista non figuri Asia Argento? Con tutto quello che ha tribolato per colpire i "maiali" del mondo dello spettacolo, i predatori, gli uomini che molestano le donne? La risposta è un tragico sì. La figlia di Dario Argento non è menzionata nemmeno dei titoli di coda. Eppure Time ha eletto la persona dell'anno: ha messo al primo posto #MeToo, il movimento delle donne che hanno denunziato gli abusi da parte dei maschi nel mondo del lavoro e non solo dopo il caso Weinstein. Sulla copertina della rivista ci sono l'attrice Ashley Judd, che ha attaccato il produttore Harvey Weinstein, e Taylor Swift, anche lei in prima fila contro un deejay che l'ha importunata. Poi ci sono tante altre, da Selma Blair a Rose McGowan, amica di Asia Argento. Ma lei non appare, nessuna foto né citazione, almeno secondo le anticipazioni, nonostante la sua eroica battaglia terminata con l'illuminante conclusione che "è tutta colpa di Silvio Berlusconi". Uno può legittimamente obiettare: va bene, da noi la Argento è famosa, ma negli Stati Uniti chi se la fila? Risposta: una certa notorietà ce l'ha anche Oltreoceano, visto che è sua l'intervista bomba che Rowan Farrow ha scritto sul New Yorker in cui ha parlato dei comportamenti "zozzi" di Weinstein, 20 anni fa in un albergo della Costa Azzurra. Non può che essere, questa di Time, una delusione per Asia, che ha passato gli ultimi mesi a indossare il ruolo della paladina femminista con tanto di pugno chiuso e intervista dalla Berlinguer. Ma forse adesso anche quel ruolo le sta stretto. Asia ha annunciato che avrebbe lasciato per sempre l'Italia salvo poi tornare dopo dieci minuti, al Festival di Torino per allestire un siparietto tra il trash e il blasfemo improvvisandosi sacerdotessa laica, con tanto di benedizione e preghiera a una fantomatica "Gesù lesbica". L'abbiamo definitivamente persa: adesso si sente Yoko Ono. di Alessandra Menzani

Dai blog