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"Decido tutto io": il diktat della Boschi fa infuriare i ministri, è guerra con Gentiloni

Alessandra Menzani
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“Governo, la circolare Boschi 'Ora controllo ogni atto'. Tra i ministri è rivolta”. Il quotidiano Repubblica, che mostra anche la scannerizzazione del documento, lancia la bomba: circola un atto perentorio firmato dall'ex ministro dell Riforme, oggi Sottosegretario, il 28 aprile che richiama tutti gli uffici e le strutture del governo, compresi i ministeri, a sottoporre a vaglio preventivo i testi che intendono portare all'attenzione dell'esecutivo. Tra le richieste, una scheda tecnica per ogni iniziativa ministeriale. Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari parla di una reazione di rabbia da parte di alti funzionari e addirittura ministri che avrebbero bussato alla porta del premier Paolo Gentiloni protestando per l'intervento a gamba tesa che finisce per porre sotto la lente della Boschi ogni nomina, ogni proposta di legge, atto amministrativo o documento prodotto dai ministeri. “Non vi preoccupate, continuate a lavorare come avete sempre fatto, come se non fosse successo niente”, avrebbe detto Gentiloni, secondo la ricostruzione di Repubblica. Parole che toglierebbero ogni potere alla circolare, annullando di fatto le pretese della stessa Boschi. Maria Elena Boschi commenta la vicenda: “Semplicemente – spiega – il segretario generale di Palazzo Chigi ha inviato una circolare con cui ha invitato i ministeri a rispettare le regole che già esistono. Insomma, conclude arrivando all'assemblea del Pd, “nulla di nuovo. Se poi le regole le vogliamo cambiare sono la prima a dare una mano. Ma le regole che ci sono vanno rispettate. Solo una raccomandazione in questo senso niente di più”. 

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