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Wimbledon, scandalo spinto. Corto, trasparente e...oplà, non c'è più: il vestito hard, l'atleta che fa sbavare Londra / Guarda

Alessia Albertin
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Serena Williams è arrabbiata, e di brutto anche. Colpevole ai suoi occhi è la Nike. Il famoso brand sportivo infatti ha confezionato le divise di quest'anno per le sue atlete a Wimbledon. Ma la numero uno in assoluto del tennis femminile non ci sta e ha detto chiaro e tondo che non intende indossare il vestito realizzato dalla Nike. Ma perché tanto astio? Il motivo è presto spiegato: il vestito presenta parecchi inconvenienti: innanzitutto e semi-trasparente e incredibilmente corto. Ma la caratteristica peggiore è che non sta mai al suo posto: svolazza in continuazione lasciando scoperte le grazie delle atlete. La prima a indossare la nuova divisa è stata la tennista ceca Lucie Safarova al Grande Slam. Ed è stato un disastro. Durante tutta la partita gli inconvenienti si sono susseguiti senza sosta: a ogni colpo, il vestito volava scoprendole praticamente tutto. Per tutto il match, l'atleta è rimasta in biancheria intima, più nuda che vestita. Il vestito ha già scatenato l'ironia dei social: su Facebook è già stato ribattezzato la “camicia da notte”. Ma anche l'ira di molte atlete che ora si rifiutano di indossarlo, definendolo un modello impossibile. E la più determinata di tutte sembra proprio essere la campionesse Serena Williams che, secondo le notizie dell'ultima ora, avrebbe addirittura restituito la “camicia da notte” ai rappresentanti della Nike, esigendo che venga cambiata urgentemente.

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