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Alessia Marcuzzi, il segreto di suo figlio Tommaso: "Mi chiama Adolf come Hitler"

Alessandra Menzani
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Alessia Marcuzzi ospite a L'Intervista di Maurizio Costanzo, in onda ieri su Canale 5, ha parlato dei figli, il suo più grande amore: "Io non ho mai dato problemi ai miei genitori, sono stata una brava ragazza. Ma ricordo che sin da piccola avevo un sacco di sogni. Andavo in giro con le mie amiche, volevo fare la giornalista e cercavo di fare interviste con il registratore in giro per Roma. Gli adolescenti di oggi sono disillusi, forse è anche colpa nostra. Tommaso vorrebbe intraprendere la carriera di regista, stiamo cercando una scuola adeguata". Alessia rivela come la chiama suo figlio in casa: "Mi chiama Adolf come Hitler perché lo controllo molto. Un giorno, prima della puntata de L'Isola, ho scoperto da una app che Tommaso non era andato a scuola. Stava a giocare a biliardo in un bar di Via Panama, l'ho sgridato. Mia invece è un po' pazza, è un'artista. Canta dalla mattina alla sera, ha preso dal nonno perché ha una bellissima voce".  E l'infanzia di Alessia? "Ho avuto un'infanza stupenda con una famiglia felice e due cugine che sono come sorelle per me. Papà e mamma sono stati genitori con me, non amici: sono stati quindi severi. Mi hanno insegnato l'educazione per il prossimo, non sopporto la maleducazione e l'arroganza. Mi hanno trasmesso anche la passione per i viaggi. Non parlo spesso di loro perché tengo per me le cose della mia vita privata".  "Ho tradito, ma non entro nei particolari", dice riguardo agli uomini, "gli interessati sono stati informati perché poi ho lasciato e mi sono sempre fidanzata con il traditore. Non ho mai fatto la one night stand (una notte e via, insomma)". Parla del marito Paolo Calabresi Marconi. "Paolo è stupendo, si è presa questa matta qua con tutto il pacchetto. Non credo sia facile accettare due bambini da due uomini diversi". Un figlio con lui? "Non credo, voglio seguire bene Tommaso e Mia. Un altro figlio adesso mi farebbe perdere di concentrazione, poi nella vita non si sa mai".

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