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Dalila Di Lazzaro, due incidenti, la morte del figlio e molti amori: "Mi sento come una rondine con le ali spezzate"

Michela Sudati
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Dalila Di Lazzaro, attrice, modella, cantante e scrittrice, ha raccontato al Corriere la sua vita fatta di grandi amori e di grandi dolori. Nonostante gli infiniti corteggiatori e il suo fascino intramontabile, la 64enne non si è mostrata del tutto serena, anche se con qualche piccola speranza: "Per quello che ho vissuto e vivo, mi sento come una rondine che ha le ali spezzate. Ma vorrei fare tante cose ancora, le mie amiche mi spingono...". Cosciente della propria bellezza, ma timida e non esibizionista. Così si considera lei. E i corteggiatori non sono mai mancati nella sua fortunata carriera: "Sono stata trattata come un bel vestito da portare, usare, mostrare". Cinque sono stati gli amori più importanti nella sua vita, cinque "ragazzi normali", come li ha definiti lei. Tra le storie più note, quelle con un armatore tedesco e un produttore discografico che stava anche con un uomo. Poi Robert De Niro, Richard Gere, Massimo Troisi e il tennista Yannick Noah, che sperava di perdere in Coppa Davis a Londra, per poterla raggiungere in fretta. E di Alain Delon ha detto: "Era preso da me, non successe nulla. Bellissimo, ma non sai se d'improvviso ti graffia. Mi turbava, una tensione continua".  La Di Lazzaro ha però sofferto molto. Ha conosciuto la violenza sessuale a 17 anni, quando era una modella e uno psicopatico l'aveva puntata, dandole appuntamento per metterla in trappola. Ha avuto due gravi incidenti che la fanno ora convivere col dolore cronico al trapezio che si inserisce nella spina dorsale. Ha poi provato per anni ad adottare un bambino, ma per una madre single è impossibile: "Ora forse la legge passa e ne sono felice. Io mi sono arresa, ci vuole una forza fisica che non ho più". Ma il dolore più grande l'ha provato quando ha perso il figlio Christian, avuto appena quindicenne, scomparso a 22 anni in un incidente stradale: "Bello, alto un metro e 90. Ho scritto una canzone dedicata a lui. Ho conservato una sua camicia chiusa nel cellophane, è incredibile la forza degli odori".

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