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Luca Zingaretti, nuovo ruolo al cinema: da Montalbano a trans

Alessandra Menzani
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Siamo abituati a vederlo così, l' uomo duro che mette soggezione e parla poco. Ombroso, severo e misterioso, uno cui le donne cadono ai piedi perché - fisico robusto, giacca, jeans e camicia - emana erotismo e ispira sesso. Già, il Commissario Montalbano, il poliziotto più amato dagli italiani, la cui serie tv - presa dai romanzi di Andrea Camilleri - è la più vista degli ultimi 15 anni e spariglia ogni volta gli ascolti dei palinsesti Rai (44 per cento di share e oltre 10 milioni di spettatori in media: sono numeri da Festival di Sanremo, tanto per capirci). «Montalbano sono», dice il Commissario quando si presenta negli episodi, ma in realtà potrebbe dire «Sono Zingaretti» perché i due ormai, agli occhi di tutti noi, sono inseparabili. Anzi, sono la stessa persona: Montalbano è Zingaretti, Zingaretti è Montalbano. Fino a oggi. Ora invece preparatevi a qualcosa di stravolgente, che non vi sareste mai immaginati. Tenetevi forte: il Commissario Montalbano diventa trans. Non nella realtà e nella fiction, ovviamente, ma nel film Thanks for vaselina che è stato appena girato e nel quale Zingaretti interpreta il ruolo di un transessuale con un look studiato nei dettagli: parrucca bionda, tacchi, seno e gonna. «All' inizio è stata una scelta difficile - ha spiegato l' attore in una recente intervista a 7 del Corriere - Ero quasi infastidito dall' immagine che lo specchio mi rimandava. Un tipo molto lontano da me. Io non conosco transessuali, meno che mai padri in quella condizione». Sì, perché Annalisa (è il nome del personaggio) nella pellicola prodotta da «Casanova Multimedia» è anche genitore. Thanks for vaselina è una storia avvincente che fa ridere, piangere e riflettere, un testo entusiasmante scritto da Gabriele Di Luca (che è anche il regista della pellicola) e adattato al cinema dall' omonimo spettacolo teatrale (messo in scena dalla compagnia «Carrozzeria Orfeo» che ora è all' Elfo di Milano fino al 31 dicembre con Cous Cous Klan) che ha debuttato nel 2013 e a marzo festeggerà le cento repliche. La trama è ricca di colpi di scena e sorprese: Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: esportare all' estero una rarissima specie di droga. Ai due spacciatori si aggiungeranno Wanda, una trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima, e Lucia, madre di Fil, una cinquantenne frustrata appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal vizio che la perseguita. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza torna a casa il padre di Fil ed ex marito di Lucia (Zingaretti, appunto), che svela a tutti il suo segreto e la sua trasformazione. Il film è stato girato a Roma (interni ed esterni) a ottobre ed ora è in post produzione: entro gennaio sarà pronto e uscirà nelle sale nella seconda metà del 2018. Zingaretti interpreta il ruolo del padre trans, ma non è l' unico volto famoso della tv. Con lui, Massimiliano Setti (che ha scritto le musiche), Beatrice Schiros e Francesca Turrini, ci sarà anche Antonio Folletto (che interpreta Fil, il figlio di Zingaretti), il Principe della serie tv Gomorra. di Alessandro Dell'Orto

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