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Abusi edilizi, Montezemolocondannato a un anno

Il pm di Napoli chiede un anno e tre mesi di reclusione per abuso edilizio

La pena viene sospesa. Il legale: "Sentenza eccessiva. Faremo ricorso"

Andrea Tempestini
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Un anno di reclusione con pena sospesa: questa la sentenza emessa nei confronti di Luca Cordero di Montezemolo e dell'amministratore della Fisvi, Francesco Saverio Grazioli, per i lavori eseguiti nella villa di Anacapri, residenza estiva del presidente della Ferrari. Entrambi sono stati assolti per l'accusa di falso ideologico. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico della sezione staccata di Capri, Alessandra Cataldi, dopo oltre un'ora di Camera di Consiglio. La richiesta formulata dal pm di Napoli, Milena Cortigiano, era di un anno e tre mesi di reclusione, oltre alla sospensione della pena subordinata alla demolizione degli abusi e al ripristino dello stato dei luoghi. Il legale: "Sentenza eccessiva" - La sentenza ha accolto in buona parte la richiesta del pm. Al termine del processo, il legale di Montezemolo, Alfonso Furguele, ha commentato: "E' una sentenza che ritengo eccessiva. Siamo dispiaciuti, sicuramente faremo appello. Montezemolo è stato assolto dall'accusa di falso, che è quella più grave, ma ritengo che debba essere assolto anche dall'accusa di violazioni urbanistiche". "All'epoca dei lavori - prosegue il legale - Montezemolo era assorbito da numerosi impegni e non aveva il tempo né di seguire personalmente i lavori né di occuparsi della pratiche amministrative, tutte incombenze affidate a persone sicuramente qualificate. Montezemolo ha proprietà in ogni parte del mondo e mi sembra inspiegabile che potesse seguire lui tutti gli adempimenti". Gli abusi oggetto del processo sono relativi alla trasformazione di un'autorimessa in abitazione dei custodi e nella realizzazione di una depandance al posto di un vecchio rudere, risalentei al 2007. "Opere abusive" - La requisitoria è durata circa sessanta minuti: secondo il pm, Montezemolo e Francesco Saverio Grazioli, quest'ultimo imputato poiché titolare di fatto e presidente della Fisvi Holding - la società proprietaria dell'immobile dove l'ex capo di Confindustria trascorreva parte delle sue vacanze estive - erano a conoscenza del fatto di aver ordinato opere abusive. Nel dettaglio avrebbero disposto la trasformazione di un locale interrato e autorizzato a garage in alloggio del custode, e la costruzione di una sorta di monolocale di  22 metri quadri nel giardino della Villa, realizzato dopo aver demolito un piccolo locale di custodia degli attrezzi agricoli. La ristrutturazione - Inoltre, secondo le toghe, Montezemolo e Grazioli sarebbero responsabili anche di falso in qualità di comittenti della pratica amministrativa 14507, inoltrata dal loro tecnico di fiducia all'Utc di Anacapri l'11 ottobre 2007, e che verteva sui lavori di ristrutturazione. Il tecnico per questa vicenda ha patteggiato una pena di dodici mesi. Il pm, inine, ha chiesto la piena assoluzione solo per un capo di imputazione, relativo a una Dia del 2005. Per inciso, Montezemolo non ha partecipato a nessuna udienza del processo. In quella di stamattina - lunedì 7 maggio - ha mandato in aula il suo fiduciario Grazioli.  

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