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Daniela scatenata:"Il Pdl è morto l'hanno ucciso i colonnelli"

L'onorevole spara a zero contro gli ex An: "E io dovrei perdere la faccia per colpa di uno che si fa chiamare Batman?

Nicoletta Orlandi Posti
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Il Pdl è un partito da rifondare. Lo dice al Corriere della Sera Daniela Santanchè. "Ho deciso di andare ad Arcore -spiega- per chiedere a Berlusconi di chiudere questa  fase del Pdl, avviare una rifondazione totale e, come ultima ipotesi, pensare anche alla nascita di un nuovo partito, che sia eventualmente federato ad altri". La fusione tra Forza italia e An, prosegue Santanchè, fu "un'idea geniale di Berlusconi per affrontare una complessa campagna elettorale", ma nessuno "è stato disposto a fare un passo indietro, le catene di comando sono rimaste autonome, guardandosi a volte con   sospetto, a volte addirittura con ostilità. La stessa scissione di Fini fu scatenata da una rivalità personale, umana e di puro potere con Berlusconi". Situazioni che secondo Santanchè sono diffuse sul territorio e rendono fragile il partito. Come nel Lazio, "una guerra per bande tra ex An ed ex Fi, una roba bassissima, di lestofanti, di malfattori. E io dovrei perdere la faccia -sottolinea Santanchè- per colpa di un   furbastro di provincia che si fa chiamare Batman. Non me ne importa niente di perdere il Lazio. Perdiamo pure una regione ma riconquistiamo l'onore". E Berlusconi? "Si sente profondamente tradito, è sconfortato, allibito, disgustato da tutto quanto sta accadendo".      

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