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Orrore
A Verona, il nonnino dell'orrore. Un uomo, di 80 anni, è stato denunciato dagli uomini del Corpo forestale dello Stato per aver ucciso un gatto, con l'aggravante della crudeltà. L'uomo, infatti, senza apparenti motivi, avrebbe sparato al micio con un fucile ad aria compressa. Poi, dopo aver stordito il felino, lo avrebbe più volte calpestato, per poi rinchiuderlo in un sacco di nylon, e colpirlo furiosamente, dunque avrebbe abbandonato il corpo. Il gesto è stato notato da alcune donne, che hanno fatto scattare l'allarme. Gli uomini della Forestale, dopo due giorni di indagine, hanno scoperto il presunto autore del gesto e lo hanno denunciato all'Autorità giudiziaria per una serie di reati che vanno dalle armi illegali all'uccisione aggravata di animali. L'uomo, nella sua abitazione, aveva un vero e proprio arsenale: sei fucili da caccia calibro 12, tre canne di riserva, 70 cartucce di calibro vario e sei proiettili a palla. Parte di queste armi era detenuta illegalmente.
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Commenti all'articolo
routier
12 Settembre 2015 - 08:08
Il gatto siamese, nell'antica Thailandia era amato e destinato alla guardia dei templi. Chi è più civile tra loro e noi ?
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gescon
11 Settembre 2015 - 22:10
E poi si dice: veronesi tutti matti ....
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koch
11 Settembre 2015 - 19:07
Quel povero gatto ha dovuto subire atroci sevizie da parte di chi dovrebbe essere stato creato ad immagine e somiglianza di Dio. Don Mazzi ha detto che addirittura non si dovrebbe dare da mangiare a cani e gatti: secondo lui questi esseri inferiori devono morire di fame. Gli animali non hanno l'anima, come dicono i preti, ma sono immensamente superiori al genere cosiddetto umano e razionale. Amen.
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