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Dudù troppo stressato: gli animalisti vogliono farlo decadere

Dudù star

Lorenzo Croce, presidente Aidaa, è "davvero preoccupato per la salute" del cagnolino di casa Berlusconi

Giulio Bucchi
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«Io non faccio segnalazioni per scherzo. Sono il presidente dell'Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente, e mi sono davvero preoccupato per la salute di Dudù». A parlare è Lorenzo Croce, a capo di una delle più note sigle animaliste, di sicuro la più attiva sui media e sul web, con un presidente super zelante nell'inviare comunicati stampa a raffica su quasi tutto l'universo-mondo faunistico a rischio abbandono o maltrattamenti. La sua mission è salvare i nostri amici a quattro zampe. Soprattutto, spiega Croce a Libero, la tutela legale degli animali. «Abbiamo oltre 80 avvocati che lavorano gratis per la nostra causa: dal cane che abbaia troppo in condominio alla tigre morta nello zoo di Fasano». Questo per sgombrare il campo da equivoci, visto il clamore suscitato dal suo recente interessamento per un morbido esemplare vip. Il presidente Aidaa, infatti, ha spedito in rete la sua ultima perla: «L'Asl intervenga subito per indagare sulle condizioni di salute del barboncino Dudù di proprietà di Francesca Pascale, fidanzata di Silvio Berlusconi». L'agenzia Omniroma ha diffuso il take completo di particolari sull'alimentazione poco sana cui sarebbe sottoposto il cagnolino bianco, e ne è nato un tormentone che ha fatto impazzire il web, anche con battute e commenti bestiali. Croce, che in passato si è occupato del cane Empy di Mario Monti e ha salvato l'asino Ugo poi donato a Michela Vittoria Brambilla, spiega a Libero la vicenda. «Tra giovedì sera e venerdì mattina noi dell'Aidaa abbiamo ricevuto tre telefonate da un telefono fisso di Roma da signore che si sono qualificate come collaboratrici domestiche di Palazzo Grazioli, residenza romana del Cavaliere. Tutte riportavano una forte preoccupazione per Dudù. Secondo le signore sarebbe costretto ad un'alimentazione a base di pasticcini in quantità tale da mettere a repentaglio la sua salute e inoltre soffrirebbe di una sindrome depressiva a causa della situazione generale di stress della famiglia in cui vive». Alla domanda se si fosse accertato che non si trattasse di uno scherzo, Croce ha risposto: «Abbiamo chiesto di dirci le generalità e, per sicurezza, di mandarci una copia del documento d'identità. Delle tre una ci ha fornito tutto per email, ma per privacy non posso svelarne il nome». A quel punto cosa è successo? «Come avviene per qualunque altro caso di cui ci occupiamo, abbiamo inoltrato una segnalazione alla Asl competente, perché una cosa deve essere chiara: che sia di Berlusconi o di pinco pallino a me non frega niente. A me interessa che il cane stia bene». Il veterinario di Palazzo Grazioli, Federico Coccia, ha però accertato che è tutto sotto controllo: «Dudù sta benissimo e divora croccantini, non sgarra certo sulla dieta». Gli animalisti, invece, lamentano una certa sovraesposizione mediatica che potrebbe nuocere al piccolo di casa. Ma una cosa è certa: la notizia di Dudù stressato ha scatenato, come al solito, l'odio del popolo della rete che vorrebbe il cane, come il padrone, ai servizi sociali o dietro le sbarre. Croce, dal canto suo, respinge al mittente le accuse di avere inventato il fattaccio e promette: «Se dopo l'ispezione dell'Asl verrà fuori che la denuncia è stata di qualche mitomane, non esiterò a denunciare per procurato allarme la signora che mi ha telefonato».   di Brunella Bolloli   

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