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Imparare giocando

Spesso i bambini sono spinti a giocare troppo poco e in spazi troppo ordinati.


giovanni morelli
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Negli Stati Uniti un forte movimento per la difesa e la valorizzazione del gioco, prima reale attività di formazione del bambino. Ma imparare giocando suona quasi come un paradosso. Si parla sempre più spesso di stili educativi e delle differenze tra l'educazione nostrana e quella nei paesi orientali. Un elemento di novità è portato dal crescente sviluppo, proprio in quell'America che è stata per anni portatrice di valori pedagogici legati alla competitività e alla performance fin da piccolissimi, di un movimento di difesa degli spazi di gioco creativo: perché imparare giocando è davvero più efficace. Su un articolo comparso sul New York Times, si menziona infatti il gioco come uno degli elementi fondamentali per la crescita del bambino. L'articolo sostiene che i bambini i giochino troppo poco e in spazi troppo ordinati. 
Inoltre studi ed esperti registrano una tendenza diffusa a lamentarsi del rumore fatto dai bambini che giocano, e quindi la spinta verso il confinamento della dimensione ludica in spazi al di fuori delle mura domestiche, soprattutto palestre e campi sportivi. Ma in base alle ultime ricerche sull'argomento non ci sono più dubbi sul fatto che le abilità intellettuali di cui c'è bisogno per avere successo nella vita e nel lavoro siano sviluppate dal bambino prima di tutto attraverso il gioco. Il gioco è significativo per lo sviluppo intellettivo del bambino, in quanto quando gioca, riesce a sorprende se stesso e attraverso la sorpresa acquisisce nuove modalità che gli consentono di relazionarsi con il mondo esterno. Nel gioco il bambino sviluppa le proprie potenzialità intellettive, affettive e relazionali. Se imparare diventasse sempre di più un gioco Perché se imparare diventasse sempre di più un gioco e non un dovere sarebbe tutto più facile! Inoltre se tutti i genitori che credono nel gioco si impegnassero per difendere il più possibile gli spazi di gioco da chi ritiene che un bambino che gioca sia fastidioso e rumoroso forse negli anni potremmo tornare ad avere cortili pieni di vita e piazze dove si riscopre una socialità allargata e virtuosa.

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