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Camorra: Lepore, oggi Stato ha vinto, ora potrebbe parlare anche Zagaria/Adnkronos

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Napoli, 22 mag. - (Adnkronos) - La collaborazione del boss del clan dei Casalesi Antonio Iovine, a quattro anni dalla sua cattura, avvenuta il 17 novembre 2010 dopo oltre 14 anni di latitanza, potrebbe scatenare un effetto domino che potrebbe portare altri boss del calibro di Michele Zagaria a seguire il suo esempio. A sostenerlo è Giovandomenico Lepore, sette anni trascorsi a capo della Procura di Napoli, una delle più 'calde' d'Italia. Iovine, come gli altri tre superlatitanti Michele Zagaria e i fratelli Pasquale e Carmine Russo, furono catturati prorpio durante gli anni in cui Lepore è stato a capo della Procura partenopea. Incarico che ha svolto fino al dicembre 2011, quando è andato in pensione. "Iovine era uno dei quattro latitanti di più lungo tempo che c'erano all'epoca in cui io ero procuratore - ricorda all'Adnkronos Lepore - Grazie alla sinergia delle forze dell'ordine e dei magistrati siamo riusciti in quegli anni a prenderli tutti e quattro". (segue)

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