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Terrorismo: Cipriani, all'Harry's Bar già fioccano disdette, così si perde

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Venezia, 19 nov. (AdnKronos) - "E' una follia. Non si può vivere nella paura. Trovo davvero sbagliato fomentare la paura. Se la paura è il sentimento che ci guida nella vita di tutti i giorni, allora vuol dire che hanno vinto 'loro'". Così all'Adnkronos il patron dell'Harry's Bar, Arrigo Cipriani, che, commentando l'allarme sicurezza scattato anche per l'Italia dopo gli attentati di Parigi, sottolinea come nello storico locale di piazza San Marco a Venezia "già fioccano le disdette per Natale". "Io ero ragazzino durante la guerra e per andare a scuola prendevo la filovia a Preganziol, e capitava che veniva mitragliata dagli aerei alleati. Certo, avevamo paura, ma si continuava a vivere, si andava avanti, non vivevamo nel panico - ricorda Arrigo Cipriani - Londra ha convissuto per trent'anni con il rischio di attentati dell'Ira e lì la vita è continuata tranquillamente. Subito dopo l'11 settembre e l'attentato alle Twin Towers, il sindaco di allora Rudolph Giuliani fece un appello ai newyorchesi perché tornassero subito alla vita normale, perché tornassero nei ristoranti, e così è stato, e infatti non abbiamo registrato nessun calo di clientela, e si è subito tornati alla vita di prima". "Qui invece fioccano già le disdette di prenotazioni per Natale - spiega il patron dell'Harry's Bar - perfino una comitiva cinese ha già fatto sapere che non verrà...". Infine, Cipriani non manca di stigmatizzare anche la diversa reazione che si è avuta qui da noi e negli altri paesi europei "per gli attentati di Parigi e quelli di Bagdad e Istanbul con migliaia di morti. Due pesi e due misure che non vanno bene", conclude.

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