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Giornalisti: 10 mesi di reclusione per aver diffamato patron Ksm

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Palermo, 2 ott. (AdnKronos) - Dieci mesi di reclusione, oltre al risarcimento dei danni, per aver diffamato a mezzo stampa l'imprenditore Rosario Basile, patron della Ksm, e i figli Luciano e Filippo. Ad emettere la sentenza nei confronti del giornalista Francesco Cangemi è stato il tribunale di Cosenza che ha ritenuto "fortemente denigratori" due suoi articoli pubblicati, il 9 marzo 2015, sul mensile 'Dibattitto news'. "L'imputato - si legge nella sentenza - va dichiarato colpevole del reato a lui ascritto. Non è emerso alcun elemento che provi un contatto della Ksm o dei suoi vertici o del suo personale con esponenti della mafia siciliana né i congiunti Basile risultano essere mai stati coinvolti in indagini per violazione dell'art. 416 bis c.p. o per reati contro la P.A. Del tutto fantasiose e puramente lesive dell'onore dei querelanti sono dunque le ricostruzioni avanzate dall'imputato che non cita fonti o documenti e nasconde sotto nomi generici i presunti autori di queste oscure, confuse e contraddittorie trame corruttive e paramafiose".

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