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Mafia: Dolci, Lombardia colonizzata con connivenza imprenditori

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Milano, 21 nov. (AdnKronos) - La Lombardia è stata "colonizzata" dalla criminalità organizzata. In particolare la 'ndrangheta "si è infiltrata nel settore delle costruzione, con il movimento terra che è ormai monopolizzato, nella logistica, nella ristorazione e nei videopoker". Una penetrazione che è stata resa possibile "dalla connivenza della nostra classe imprenditoriale". Lo ha detto Alessandra Dolci, sostituto procuratore a Milano della Direzione distrettuale Antimafia, nel suo intervento a un convegno sulle infiltrazioni della criminalità in Lombardia. Secondo un rapporto di Confcommercio Milano e Cross, l'Osservatorio sul criminalità organizzata dell'Università degli Studi di Milano, sono 345 le aziende confiscate alla criminalità organizzata in Lombardia dall'inizio dell'anno, l'8,6% del totale italiano. E di queste il 25% sono attive nel settore delle costruzioni e del movimento terra. La 'ndrangheta, ha ricordato Dolci, è arrivata in Lombardia negli anni Settata e Ottanta, fino all'inizio degli anni Novanta. "Poi è sparita e ha cominciato a lavorare sottotraccia, fino a presentarsi con la faccia amica dell'imprenditore". E la sua diffusione nella regione è stata facilitata da molti imprenditori guidati esclusivamente dal "principio della convenienza". Il risultato è che "si è consumato il matrimonio fra il peggio del Sud, che è la mafia, con il peggio del Nord, che è la corruzione e l'evasione fiscale". Ora "dobbiamo guardare avanti e chiederci cosa succederà se ognuno perseguirà solo il proprio interesse particolare". Per la pm "il profilo morale è fondamentale, ma bisogna anche sapere che collaborare con la 'ndrangheta non conviene e ha conseguenze penali draconiane" .

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