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Acqua: nelle reti perso il 38%, Fai 'ridurre dispersione e idro-bonus per cittadini'

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Palermo, 24 feb. (AdnKronos) - Un piano di obiettivi, norme e investimenti di medio e lungo periodo per affrontare cambiamenti ambientali, carenze infrastrutturali, cattiva gestione e disinformazione. Da Palermo il Fai, Fondo Ambiente Italiano, si fa promotore di una 'Strategia nazionale per l'acqua' e, in occasione del XXII Convegno nazionale dei delegati e volontari intitolato 'L'acqua di domani', lancia un appello al futuro Parlamento, al Governo e ai segretari dei partiti in campagna elettorale perché si occupino di acqua, "tra i temi ambientali più trascurati e urgenti" e perché si impegnino a costruire "una politica innovativa" in grado di far uscire il Paese da una situazione di ordinaria e crescente emergenza, soprattutto dopo l'estate terribilmente siccitosa del 2017, verso "un modello di gestione razionale, sostenibile ed efficiente". Salvare l'acqua, secondo il Fai, è possibile, mettendo al centro il risparmio, il recupero e il riciclo, e la tutela del suolo. In Italia oggi il 38 per cento dell'acqua immessa nelle reti va persa, un dato ben lontano dal 6,5 per cento della Germania, dal 15 per cento dell'Inghilterra e dal 20 per cento della Francia. Ecco perché tra le azioni di sistema proposte dal Fai c'è proprio la riduzione della dispersione. "Bisogna rendere efficienti, riparare e manutenere le reti di distribuzione" spiega il presidente Fai, Andrea Carandini. E' necessario poi conservare la permeabilità dei suoli, estendendo a livello nazionale la regola dell'invarianza idraulica (la permeabilità del suolo deve rimanere invariata anche a seguito di nuove costruzioni) e approvando la legge 'Salva-suolo'. Infine, bisogna lavorare per favorire la depurazione, il recupero e il riciclo delle acque piovane e di scarico.

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