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Per uno studente su due mafia più forte dello Stato

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Palermo, 18 apr. (AdnKronos) - La sfiducia degli studenti nei confronti della classe politica è elevata (81.91% nei confronti dei politici nazionali, 79.75% nei confronti di quelli locali) e il 43.33% ritiene che la mafia sia più forte dello Stato, e solo il 25.87% considera possibile sconfiggerla definitivamente. Alla domanda su quanto pensino che la mafia sia diffusa nella propria regione, il 54.19% dei ragazzi intervistati ha risposto abbastanza, il 29.30% molto, il 15.14% poco. Questi alcuni dei dati dell'indagine sulla percezione mafiosa da parte dei ragazzi condotta per l'undicesimo anno dal Centro Studi Pio La Torre tra le cento scuole che partecipano al Progetto Educativo Antimafia promosso dal Centro e i cui risultati sono stati presentati stamani presso la sede nazionale dell'Fnsi, in una conferenza stampa indetta da Centro Pio La Torre, Federazione nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) e Articolo 21. A presentare i risultati Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre, Stefano Corradino, giornalista di Articolo 21, e alcuni componenti del Comitato scientifico del Centro Pio La Torre che ha coordinato il questionario. “L'indagine rileva la crescita, seppur lenta, della valutazione negativa del fenomeno mafioso da parte degli studenti – sottolinea Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre -. Inoltre sembra emergere anche uno stato di sfiducia nella possibilità di cancellare la mafia dal nostro sistema economico, sociale e politico, probabilmente per la persistenza del fenomeno nonostante i brillanti risultati della repressione che però non sembra essere accompagnata sufficientemente dalla prevenzione sociale, culturale, economica e politica. Gli studenti, ancora in maggioranza, ma in misura minore degli anni passati, ritengono la mafia più forte dello Stato. Sulle cause del fenomeno l'attribuzione è prima di tutto alla corruzione della classe politica locale e al riciclaggio in minor misura. Ma è chiaro per gli studenti - continua Lo Monaco - che la mafia va colpita nei suoi interessi economici e nei suoi collegamenti con la politica. Non a caso ripongono la massima fiducia (83%) negli insegnanti e nella scuola primario luogo di informazione sul fenomeno mafioso. Esprimono la loro fiducia dopo gli insegnanti, e in modo decrescente, alle forze dell'ordine, ai magistrati, ai giornalisti. Invece la loro massima sfiducia (superiore all'80%) va alla classe politica locale e nazionale.

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