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Veneto: da Regione 1,5 mln in due anni per corsi formazione per badanti

AdnKronos
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Venezia, 19 lug. (AdnKronos) - Prende il via in Veneto la prima iniziativa regionale per preparare e qualificare le badanti. La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell'assessore al sociale Manuela Lanzarin e di concerto con la collega al lavoro Elena Donazzan, finanzia con un milione e mezzo di euro progetti per formare o incrementare le competenze professionali delle persone che intendono svolgere l'attività di assistente familiare e per sperimentare gli ‘sportelli famiglia', cioè servizi territoriali di consulenza per le famiglie e di incontro tra domanda e offerta, e istituire il registro regionale degli assistenti familiari. Il bando per progetti di formazione prevede nel biennio 2018-20 corsi da un minimo di 60 ore ad un massimo di 120, con attività di tirocinio, promossi e gestiti in compartecipazione da enti pubblici e privati, associazioni e cooperative, sostenuti con le risorse del Fondo sociale europeo per l'“occupabilità” di persone inoccupate, disoccupate o sottooccupate. I partecipanti percepiranno una indennità di 3 euro per ogni ora di frequenza. “Con questa iniziativa – dichiara l'assessore alle politiche sociali Manuela Lanzarin - il Veneto comincia a dare applicazione ad una legge innovativa, la n. 38/2017, approvata all'unanimità lo scorso anno, pensata per dare sostegno alle famiglie e alle persone anziani, disabili o in condizioni di non autosufficienza, qualificando e valorizzando la figura degli assistenti familiari. La legge veneta prevede un ventaglio di interventi: formazione e aggiornamento, registro regionale degli assistenti familiari, sportelli ‘famiglia' per consulenza e promozione dell'incontro tra domanda e offerta, coinvolgimento in rete di enti locali, Ulss, organismi del terzo settore, servizi per il lavoro e agenzie. Abbiamo dato la precedenza alla formazione, promuovendo progetti territoriali che qualifichino e rafforzino le competenze delle persone, italiane e non, disponibili ad offrire assistenza alle famiglie e alle persone più fragili. Nel contempo, dal fondo per le politiche sociali stanziamo 500 mila euro per sperimentare un ampliamento degli ‘sportelli famiglia' che preveda anche servizi di informazione, consulenza, promozione dell'incontro tra domanda e offerta tra famiglie e assistenti familiari”.

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