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Trattativa: sentenza, morte Borsellino accelerata da dialogo tra Ros e Vito Ciancimino

AdnKronos
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Palermo, 19 lug. (AdnKronos) - "Non vi è dubbio che quell'invito al dialogo pervenuto dai Carabinieri attraverso Vito Ciancimino costituisca un sicuro elemento di novità che può avere certamente determinato l'effetto della accelerazione dell'omicidio Borsellino, con le finalità di approfittare di quel segnale di debolezza proveniente da istituzioni dello Stato". Ecco spiegato, secondo la Corte d'assise di Palermo, il motivo che portò i boss ad accelerare l'omicidio del giudice Paolo Borsellino. E' uno dei passaggi della sentenza, lunga oltre 5.200 pagine, e depositata oggi in cancelleria. "Non vi è dubbio" che i contatti fra gli ufficiali dei carabinieri Mori e De Donno con Vito Ciancimino, unitamente al verificarsi di accadimenti (quali l'avvicendamento di quel ministro dell'Interno che si era particolarmente speso nell'azione di contrasto alle mafie, in assenza di plausibili pubbliche spiegazioni) che potevano ugualmente essere percepiti come ulteriori segnali di cedimento dello Stato, ben potevano essere percepiti da Salvatore Riina già come forieri di sviluppi positivi per l'organizzazione mafiosa nella misura in cui quegli ufficiali lo avevano sollecitato ad avanzare richieste cui condizionare la cessazione della strategia di attacco frontale allo Stato", dicono i giudici che hanno condannato il generale Mario Mori e il generale Antonio Subranni.

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