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Il network marketing piace sempre più alle donne

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Roma, 6 ott. (Labitalia) - Il network marketing si sta sviluppando velocemente in Italia e al pari degli altri Paesi europei ma, nel mondo delle relazioni online, si conferma in maniera forte un nuovo trend che coinvolge il pubblico femminile e privilegia l'uso dei social network per la relazione col cliente, la vendita e lo sviluppo della rete di collaboratori. Una tendenza che Gianluca Spadoni, principale formatore delle reti distributive nazionali, durante i suoi corsi per professionisti del network, ha avuto modo di vedere. Secondo alcuni dati del 2017 raccolti nei corsi professionali di Evolution Forum, dedicati a questi professionisti digitali nel settore dei prodotti benessere e integratori alimentari, i networker che operano solo usando i social network sono al 75,68% donne, al 94,05% tra i 25 e i 50 anni. Tante sposate o conviventi ( 86,67%) e con figli (59,44%). Un target di professioniste ben definito e che racconta di lavoratrici che hanno trovato una professione che coniuga al meglio la relazione lavoro- famiglia, permettendo di gestire in autonomia la propria attività da remoto. I motivi che spingono una giovane italiana a questo tipo di professione sono per lo più supportati dall'esigenza di cambiare vita (46,77%) e renderla più sostenibile con il ruolo di mamma; ma anche l'ambizione a migliorare la propria condizione economica (28,71%) è una motivazione che spinge a sposare la professione via web. A scegliere questa strada per lo più sono donne con la licenza media superiore (70,33%) che fanno più fatica a inserirsi nel mercato del lavoro e trovano nelle vendite online una seconda possibilità ma è da sottolineare che il 14,84% ha una laurea. Rispetto ai networker tradizionali in Italia, che per lo più mantengono per diverso tempo l'attività da networker come seconda professione, anche se i professionisti unici sono in crescita, le networker digital scelgono questa come prima attività nel 58,56% dei casi; lasciandosi alle spalle un lavoro da dipendente (67,92%), e da libere professioniste (29,25%). Il social network che queste venditrici digitali preferiscono è Facebook, che con il 35,5% degli utenti social italiani ha oltre 30 milioni di profili attivi nel nostro Paese con 21 milioni di persone che si connettono ogni giorno (50esimo Rapporto Censis). Gianluca Spadoni, formatore delle reti distributive nazionali, direttore scientifico di Evolution forum e docente presso l'executive master di Sales & marketing di Alma Mater, la Business School dell'Università degli studi di Bologna, spiega: "Con riferimento ai miei corsi e sulla base delle altre fonti del settore, con riferimento alle varie organizzazioni nazionali e internazionali (Wfdsa, Seldia e Avedisco), rilevo con particolare soddisfazione che in questi ultimi anni in Italia sono in forte aumento le percentuali di coloro che svolgono le attività di networker come prima professione. Realtà attestata per diversi anni -fa notare- per non oltre il 5%, e che tale aumento è particolarmente accentuato nel nostro Paese per chi opera in digitale, con un peso del tutto prevalente delle donne". Relativamente alle competenze trasversali e alla formazione di queste professioniste, Spadoni chiarisce: "La formazione in aula e via webinair è per queste professioniste un momento fondamentale per affinare le capacità di relazione attraverso i social media e per sviluppare l'abitudine a competenze trasversali importanti. Sapere creare relazionali dirette, chiare e veritiere è il primo step per essere credibili come professionisti; ancora di più in un mondo dove relazioni di vendita e le transazioni sono solo online. Le doti trasversali di problem solving, disponibilità, gentilezza, linguaggio agile e non mediato, precisione e abilità nella cura dei rapporti che si creano con i clienti sono fondamentali per avere successo in questo settore".

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