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La Bce avvisa l'Italia: "Non ha fatto progressi sul deficit"

Ignazio Stagno
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Matteo Renzi fa i conti senza l'oste. Il premier durante il show e la televendita da palazzo Chigi con le sue (vane) promesse di riduzione della pressione fiscale ha parlato delle coperture per il suo piano economico. Renzi guarda in faccia l'Europa e parla di margini di manovra su quel 3 per cento del rapporto deficit-Pil imposto da Bruxelles: "Noi abbiamo margini sul limite del 3% (del deficit/pil ndr) che - ha detto Renzi - valgono lo 0,4% visto che siamo al 2,6%. Mantenendo il limite del 3%, che nessuno di noi immagina di sforare, abbiamo un margine ulteriore di 6 miliardi di euro che non vogliamo utilizzare tutto". Insomma secondo il premier si possono utilizzare 6 miliardi di euro per il piano presentato da palazzo Chigi senza sforare il tetto imposto dall'Ue. Qualcosa però non torna. Dalla Bce infatti arriva una doccia fredda. La Banca Centrale lancia un richiamo che lascia intendere quale sia il clima internazionale nei confronti della domanda di flessibilità dell'Italia: per l'Eurotower, il Belpaese non ha compiuto "progressi tangibili" nell'attuazione di ulteriore misure di risanamento per ridurre ulteriormente il deficit, come raccomandato dalla Commissione Europea. Conti ballerini - Il riferimento va in realtà al risultato del 2013, che si è chiuso a un livello del 3% del Prodotto interno lordo contro una raccomandazione del 2,6%. Insomma secondo l'Istituto centrale difficilmente Renzi potrà onorare le sue promesse. Su quei decimi di punto percentuale di spazio di manovra, quantificati in circa 6 miliardi di euro, si gioca parte della riserva finanziaria dalla quale il governo vuole attingere. Così dal governo arrivano subito le prime reaizoni: "E' un modo per mettere avanti le mani sapendo che noi abbiamo deciso che quello che conta è far ripartire l'economia, all'interno delle regole", ha commentato il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta. Sarà, ma a quanto pare Draghi è preoccupato per i piani di Renzi. Il premier non ha indicato ancora le coperture per tagliare l'Irpef e in tanti sospettano che Renzi di fatto stia bluffando. Renzi trema - La batosta che arriva dalla Bce non è di certo di poco conto. Infatti il bollettino dell'Eurotower sottolinea più volte come l'Italia "finora non abbia fatto progressi tangibili per quanto riguarda le raccomandazioni della Commissione europea". L'allarme dunque in Europa è già scattato. E Renzi ora ha una grana in più. Le coperture per il piano fiscale sono fondamentali. Se non le trova, il premier perde la sua partita. Finora ha fatto solo promesse e annunci. Vuole ridurre le tasse con la spending review. Storia già sentita, puntualmente naufragata con Monti e Letta. Il Cav su questo punto è stato chiaro: "Renzi gioca a poker. Rilanci, rilancia...Ma prima o poi dovrà mostrare le sue carte". E a vederle sarà anche l'Europa. 

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