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Istat: "714 euro in più alle famiglie con il taglio dell'Irpef "

Nicoletta Orlandi Posti
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Secondo i calcoli il presidente dell'Istat, Antonio Golini, i benefici annui in arrivo dalle misure sul fisco inserite dal governo nel Def sono pari a circa 11,3 miliardi di euro. Nel corso della sua audizione sul Def alla Camera ha spiegato che lo sconto sull'Irpef deciso dal governo porterà 714 euro all'anno in più nel bilancio delle famiglie più povere. Lo dice il presidente dell'Istat. «Il beneficio relativo della revisione Irpef, misurato come minore imposta in rapporto al reddito della famiglia di appartenenza dei beneficiari - ha detto Golini - passa dal 3,4% del quinto di reddito più povero (ottenuto ordinando le famiglie in base al reddito equivalente e dividendole in cinque gruppi di pari numerosità) allo 0,7% del quinto di reddito più ricco. In valore assoluto, il guadagno medio annuo per beneficiario è pari a 714 euro per le famiglie più povere del primo quinto, 796 euro per le famiglie del secondo, 768 euro per quelle del terzo quinto, 696 per quelle del quarto quinto e 451 per le famiglie più ricche». Le imprese - Quanto all'Irap, l'elevata presenza di imprese con base imponibile negativa o nulla ai fini Irap «restringe la platea degli interessati» agli sgravi Irap a «circa 620mila imprese, il 72,2%», ha detto il presidente Istat nell'audizione sul Def alla Camera. Dunque si tratta di 2 imprese su 3. I beneficiari, ha aggiunto Golini, «sono percentualmente più numerosi tra le imprese medio-grandi che operano nel settore manifatturiero, le imprese residenti nel Nord-Ovest, e le imprese in gruppo nazionale ed estero». Inoltre secondo il presidente Istat la riduzione dell'Irap «presenta tra gli obiettivi anche quello di una maggiore equità: se pur ridotta a causa della grande estensione delle diseguaglianze e della contenuta incidenza dell'intervento, tuttavia essa risulta significativa, in quanto sembra andare nella direzione di una riduzione dell'iniquità».

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