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I controlli del fisco: clima di terrore tra ristoratori e camerieri

Ignazio Stagno
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Lavorare d'estate e fare i conti con gli 007 del fisco. Per molti italiani sarà un agosto caldo. In tanti hanno rinunciato alle ferie, soprattutto molti ragazzi per lavorare come stagionali in qualche struttura alberghiera o come colf. Ma adesso questi camerieri, receptionist o cuochi devono scontrarsi con le indagini dell'Agenzia delle Entrate che batte palmo a palmo le coste italiane a caccia di evasori. Una storia come questa la racconta il Giornale. Si tratta di alcuni controlli avvenuti in Sardegna a danno di alcuni camerieri che lavorano sull'isola durante la stagione estiva. La storia - "Due giovanotti in borghese e con borsello a tracolla si avvicinano ad una signora e chiedono: 'Che lavoro fai?'. 'La cameriera', risponde subito Josephine. 'Facci vedere il tuo contratto di lavoro'. Josephine non ha visto il celebre sketch di Verdone sul porto d'armi, se no avrebbe riso. Preoccupata e ovviamente senza contratto in tasca, può solo condurre i due signori, che poi sono due militari della Guardia di finanza, a casa del suo datore di lavoro. Cosa che ovviamente accade. Stessa richiesta, e stessa risposta. Alzi la mano chi, tra coloro che assaggiano questa zuppa, si porta in vacanza la documentazione di assunzione della propria colf". Le conseguenze - Il racconto che fa Nicola Porro lascia dietro di sé un'Italia nella morsa del Fisco che non lascia tregua nemmeno nel periodo estivo. Così mentre le fiamme gialle e gli 007 del Fisco indagano tra ombrelloni e tavoli dei ristoranti, i turisti scappano, chi ha una barca fugge via dalla Sardegna a  largo, liberandosi dai disturbi del Fisco che possono turbare una tranquilla estate attesa dopo un anno di lavoro. I contro

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