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P.a: pensioni d'ufficio professori, verso rialzo a 68 anni

Ignazio Stagno
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in commissione Affari costituzionali della Camera si ragiona se alzare la soglia d'età sotto cui il pensionamento d'ufficio per professori universitari e medici non può scattare. È in corso una riflessione per portarla dai 65 ai 68 anni. La modifica al dl Pa dovrebbe essere presentata a breve, rivedendo quanto previsto venerdì, con il tetto fissato a 65. Dovrebbe anche spuntare una distinzione nella categoria dei medici e un diverso trattamento per i ricercatori. La riforma - Per tutto il resto dei dipendenti pubblici il limite restano i 62 anni, rimangono inoltre esclusi dalla misura i magistrati, per loro il limite è quindi fermo ai 70 anni. Un altro emendamento dovrebbe autorizzare, nelle scuole dove le graduatorie sono esaurite, a sostituire, visto lo stop al trattenimento in servizio, i presidi con i vice-presidi (che diventano presidi vicari) e che verrebbero esonerati dall'attività didattica e rimpiazzati da supplenti. In questo modo si eviterebbe la reggenza, istituto attraverso cui un presidente era posto alla guida di più scuole. La misura non dovrebbe però riguardare che poco più di un centinaio di istituti. Altre novità potrebbero interessare gli avvocati di enti pubblici. Il piano - Madia: oltre mille emendamenti? Di certo non pochi - Sono arrivati nell'Aula della Camera più di mille emendamenti al dl Pa, "certamente non sono pochi", ha commentato il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che sta seguendo i lavori sul decreto a Montecitorio. Oggi sarà con tutta probabilità ancora un giorno di esame nelle commissioni: si attendono i pareri della Bilancio sugli emendamenti passati in commissione Affari costituzionali e, in caso, si dovrà riunire anche la prima commissione per recepirli. La questione di fiducia diventa un'ipotesi che quindi si fa sempre più strada, ma l'annuncio potrebbe slittare a domani.

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