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Corrado Sforza Fogliani, Confedilizia: "Basta tasse sulla casa"

Lucia Esposito
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La casa che un tempo era una garanzia, un "salvadanaio" si è trasformata dal governo Monti in poi quasi in un fardello per molti proprietari.  Il quotidiano Italia Oggi ha intervistato il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani il quale sottolinea come fino a prima dell'avvento di Monti quasi l'ottanta per cento degli italiani era proprietario di casa, adesso questa percentuale è scesa al 67% "perché la casa, con questa tassazione, "è diventata un incubo e la gente è portata a liberarsene". Le due strade - Le ragioni? Un aumento spropositato delle tasse su beni immobili, un aumento introdotto con l'errata convinzione - spiega Sforza Fogliani -  che che l'Italia era il Paese che  colpiva meno la casa. "Il professor Forte ha dimostrato che la pressione era sottostimata prima, per cui oggi siamo clamorosamente al di sopra: siamo al 2,2% del Pil e del 2,75% sul reddito disponibile contro la media Ocse di 1,27% e 1,59%". Due le soluzioni secondo il presidente di Confedilizia: "Incentivare il contratto rent tuo buy" cioè l'affitto che si trasforma in acquisto. Un contratto che prevede che una quota del canone mensile vada ad acquistare la proprietà: quando a un certo punto ci sarà la cessione vera e propria, quei soldi avranno scontato il prezzo totale. In questi tempi può essere la via per far ripartire il mercato". La seconda indicazione che dà Sforza Fogliani è quella di abbassare le rendite catastali 

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