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Rca auto, l'assicurazione per auto e moto costa di meno con le scatole nere e le revisioni preventive

Nicoletta Orlandi Posti
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Automobili e moto meno care. Almeno per quanto riguarda l'assicurazione. Il governo si appresta infatti a varare la riforma della Rc Auto con un decreto o più probabilmente come parte del disegno di legge sulla Concorrenza. Secondo l'anticipazione del Corriere della Sera ci saranno sconti per gli assicurati virtuosi che sottopongano a ispezione preventiva il veicolo o installino le "scatole nere" su autovetture ma anche due ruote. Scatole nere che le compagnie di assicurazioni possono offrire ai propri clienti che si vedranno così ridurre il premio in misura minima prefissata e di accettare i risultati delle registrazioni come prova in giudizio. La stessa compagnia potrà proporre all'assicurato il divieto di cessione del diritto di risarcimento con conseguente riduzione del premio. Nei contratti dovrà essere chiaro come cambierà il premio in caso di bonus e di malus. Salta del tutto l' obbligo, previsto nel testo del governo Letta, di proporre clausole contrattuali per l'assicurato che prevedano prestazioni di servizi medico-sanitari e che comportino riduzione del premio. Così come non è più all'esame la decadenza del diritto di risarcimento in caso di richiesta presentata oltre 90 giorni dal fatto dannoso. Tariffa unica - La nuova disciplina è stata curata dal sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari (Ncd), ma è all'esame anche una proposta di legge d'iniziativa popolare, promossa da alcuni deputati del Pd campano, Leonardo Impegno e Valeria Valente, che punta all'applicazione di una tariffa unica su tutto il territorio nazionale. Le imprese assicurative dovrebbero far pagare il premio più basso previsto a tutti i contraenti e assicurati che non abbiano denunciato sinistri negli ultimi cinque anni, a prescindere da dove risiedano. L'iniziativa mira a combattere l'elevato prezzo delle polizze nei territori in cui si registra il più elevato tasso di incidentalità e di frodi assicurative, ma è stata bocciata dall'Ania che la considera contraria ai principi comunitari dal sottosegretario Vicari.

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