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Federconsumatori, allarme per le carte prepagate: "Ecco perché non sono sicure"

Ignazio Stagno
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Le carte prepagate non sono al sicuro. L'avvertimento proviene da Federconsumatori Lombardia, che ha rilevato un aumento di possessori di prepagate che si presentano agli sportelli dell'associazione, lamentando truffe ai loro danni. "Il sistema delle carte prepagate" spiega il presidente Gianmario Mocera, "a differenza dei normali bancomat e carte di credito, legate ai nostri conti correnti, quindi tracciabili e coperte da un circuito informatico importante e completamente assicurate e con la possibilità di eventuali rimborsi, non è molto sicuro e non permette di individuare con certezza il truffatore che ha rubato il nostro contenuto monetario". Cosa fare? Secondo quanto afferma lo stesso Mocera a Quifinanza.it, il consiglio prima di tutto, è di ricaricare solo la quantità di denaro necessaria per l'acquisto. E di fare attenzione alla scelta dell'operatore: "Ad esempio per il prodotto di Poste Italiane, Postapay, la carta più usata nel Paese, non vengono riconosciuti eventuali rimborsi, adducendo la non tracciabilità dei flussi in transito nella carta." "Un'ingiustizia", accusa Mocera, "perché stiamo parlando di uno strumento importante che dovrebbe essere coperto da tutele nei confronti del consumatore". Cosa fare in caso di frode - E nel caso in cui si è vittima di una frode? Il consumatore può rivolgersi, direttamente o attraverso le associazioni, all'Arbitro Bancario Finanziario. "L'ABF è un organismo poco conosciuto, sostenuto da Banca d'Italia", spiega il presidente di Federconsumatori Lombardia, "ma che permette una via stragiudiziale, cioè senza andare in Tribunale, per avere restituito il maltolto".  

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