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I sindacati: a rischio il 730 precompilato a casa

Matteo Legnani
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Certo, Matteo Renzi adesso urlerà al boicottaggio dei sindacati, che poco bene gli vogliono. Ma il fatto è che il 730 precompilato a casa, uno dei cardini del fisco più semplice annunciato dal governo Renzi, rischia di non arrivare. O di non arrivare nei tempi dovuti, quelli per la prossima dichiarazione dei redditi. A lanciare l'allarme sono i Caf, i centri assistenza fiscale dei sindacati. Che, come riporta oggi il quotidiano La Repubblica, prevedono il caos se il governo non definirà al più presto regole e compensi per la compilazione e la trasmissione dei nuovi modelli via web. E che non garantiscono, pertanto, la riuscita dell'operazione per il prossimo anno. "Non possiamo programmare l'attività - spiegano a La Repubblica - e siamo già in fortissimo ritardo". Il punto è che, I caf non sono in grado di pianificare aspetti fondamentali dell'attività 2015: "Ad esempio, non possiamo decidere quanti lavoratori stagionali reclutare e programmare la formazione che va conclusa entro aprile". Nonostante questo, il governo ribadisce che l'operazione va avanti con la pubblicazione del decreto delegato in Gazzetta ufficiale. Dalla prossima primavera, la dichiarazione dei redditi online arriverà a circa 20 milioni di contribuenti italiani, lavoratori dipendenti e pensionati. O almeno, dovrebbe, sempre che anche quello del 730 precompilato non finisca per essere l'ennesimo annuncio cui seguono pochi fatti.

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