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L'Italia sempre più al buioCrolla il consumo di energia

Famiglie al verde e aziende che chiudono: in un anno, secondo Terna, richiesta di elettricità già dell'8%. Gioiscono solo gli ambientalisti

Matteo Legnani
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Da un punto di vista ambientale è una bella notizia, non fosse l'ennesimo segnale delle difficoltà economiche del Paese, con famiglie con le tasche sempre più vuote e aziende che chiudono. Nel mese di febbraio, il consumo di energia elettrica è crollato dell'8,1% rispetto allo stesso mese del 2012, scendendo secondo i dati Terna a 25,7 miliardi di kWh. Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di febbraio 2013 diventa -5,1%. Rispetto al corrispondente mese di febbraio del 2012, quest'anno si è infatti avuto un giorno in meno (lo scorso anno è stato bisestile) ma una temperatura media mensile di circa un grado centigrado inferiore. I 25,7 miliardi di kWh richiesti nel mese di febbraio 2013 sono distribuiti per il 46,7% al Nord, per il 29,4% al Centro e per il 23,9% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -7,2% al Nord, -7,9% al Centro e -10,0% al Sud. A febbraio la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l'83,2% con produzione nazionale e per la quota restante (16,8%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,6 miliardi di kWh) è calata del 14,7% rispetto a febbraio 2012. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+43,0%), eolica (+19,1%) e fotovoltaica (+11,2%), in flessione le fonti termoelettrica (-23,9%) e geotermica (-4,6%). I

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