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Pensioni, l'Inps rifiuta il 70% delle domande per l'assegno precoce e il 65% per l'Ape

Benedetta Vitetta
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Le domande per l'accesso all'Ape sociale e all'anticipo della pensione nel caso di lavoro precoce sono state rifiutate dall'Inps, l'istituto guidato da Tito Boeri, in quasi il 70% dei casi. Per le domande di anticipo per lavoro precoce nel caso di domande patrocinate dai patronati i rigetti sono stati del 70% mentre nel caso delle non patrocinate sono stati del 64%. A dirlo in un'audizione alla Camera dei Deputati è il direttore generale dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, Gabriella di Michele, che ha precisato che lo scorso 15 ottobre sono terminate le operazioni di verifica delle domande di certificazione per accedere alle due misure. In estrema sintesi, solo una domanda su tre dell'Ape sociale è stata accolta, mentre il 64,9% delle richieste è stato bocciato. Tra chi puntava alla pensione come lavoratore precoce soltanto il 28% ce l'ha fatta. Le domande che interessavano l'Ape sociale sono state 39.721 di cui 13.601 sono state accolte e 25.895 respinte, mentre 425 sono in fase d'istruttoria per carenza di documentazione. Per i lavoratori precoci, invece, in totale sono arrivate 26.251 di cui 7.356 sono state accolte e 18.411 respinte, mentre 484 sono in fase d'istruttoria.

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