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Auto, nuova tassa occulta: cosa sarà obbligatorio avere a bordo dal 1 aprile

Matteo Legnani
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Alzi la mano chi ne aveva sentito parlare. Anche perchè si tratta di una misura approvata dal Parlamento europeo quasi tre anni fa, il 28 aprile 2015. Si tratta dell'e-Call, un dispositivo di localizzazione satellitare che dovrà essere montato obbligatoriamente su tutte le autovetture e sui veicoli commerciali leggeri immatricolati come nuovi a partire dal 1 aprile di quest'anno (questo perchè dal momento dell'approvazione da parte del Parlamento Ue, i costruttori avevano avuto tre anni per adattare la produzione all'adozione di questa nuova tecnologi). In caso di incidente, di sicurezza è in grado di richiedere l'invio di soccorsi, segnalando la posizione precisa del mezzo coinvolto. Se viene constatata la perdita di conoscenza degli occupanti, il sistema chiama automaticamente il numero di emergenza europeo 112. Questo, può anche essere contattato direttamente dal guidatore o da uno dei passeggeri, premendo un pulsante posizionato nell'abitacolo. Secondo quanto previsto dalla normativa, il sistema deve poter indicare il tipo e le dimensioni dell'operazione di salvataggio necessaria, l'esatta posizione della macchina o del furgone, la direzione di viaggio (importante sulle autostrade), se il guidatore è o meno in stato di incoscienza o, comunque, non è in grado di effettuare una telefonata. Tra le altre informazioni fornite ai servizi di emergenza ci sono il tipo di veicolo, il combustibile utilizzato, il momento dell'incidente, il numero di passeggeri e se si sono attivati gli airbag di bordo. Leggi anche: Dal 2018 scatta il bollo auto progressivo: come e chi verrà stangato A tutela della privacy, il sistema non deve essere tracciabile prima dell'incidente e i dati raccolti dai centri di emergenza o dai loro partner non devono essere trasferiti a terzi senza il consenso esplicito della persona interessata. Il costo dell'installazione dovrebbe ammontare a un centinaio di euro, che ovviamente le case costruttrici metteranno a carico dell'acquirente. Per le compagnie di telefonia, un altro business da miliardi.

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