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Carlo De Benedetti su Etruria: "Mai parlato con la Boschi. Popolari? Segreto di Pulcinella"

Andrea Tempestini
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Uno show, quello di Carlo De Benedetti ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo. Attacchi ferocissimi ad Eugenio Scalfari e confessioni su una telefonata a Silvio Berlusconi. Ma non solo. Ovviamente si è parlato di banche, di Etruria e del caso Popolari, sul quale sarebbe stato favorito da Matteo Renzi. Lilli Gruber le domande le ha fatte, compresa quella sui 600mila euro guadagnati a ridosso del decreto Popolari. "Con il mio broker ci parlo tutte le mattine, quella di parlare con intermediario finanziario è una abitudine", ha sottolineato L'Ingegnere. E ancora: "Io non ero intercettato, era il broker a essere registrato". Tornando indietro, durante la conversazione con il broker "forse non avrei nominato Renzi, perché non aggiungeva niente, era pleonastico". L'assunto di De Benedetti, infatti, è che del decreto Popolari sapessero tutti, "era il segreto di Pulcinella". Dunque il caso Etruria, liquidato con una battuta: "Non scherziamo, perché mai la Boschi avrebbe dovuto parlare con me di banca Etruria?". Così alla Gruber che gli chiedeva conto di dialoghi, in passato, con la Boschi in merito alla banca di famiglia. Insomma, De Benedetti non avrebbe mai parlato di banche con la Boschi. Leggi anche: Dago-bomba: "Cosa si compra De Benedetti"

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