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Agnelli: 15 anni fa moriva l'Avvocato, l'ultimo capitano d'industria

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Roma, 21 gen. (AdnKronos) - "Non vedo successori in giro. D'altronde uomini così non nascono tutti i giorni. E poi era figlio di un'altra epoca". Scriveva così lo storico Valerio Castronovo, quindici anni fa, il 24 gennaio del 2003. Quel giorno alle 8,30 della mattina, a Villa Frescot, residenza della famiglia sulle colline torinesi, moriva Gianni Agnelli, dopo lunghi mesi di malattia. Parole, quelle dell'autore di una monumentale monografia sulla Fiat, che tratteggiano e scolpiscono la figura dell'ultimo capitano d'industria, simbolo e protagonista indiscusso di un lungo capitolo della storia del Paese e che ha rappresentato la sua città, Torino, e l'Italia nel mondo. Quel giorno di 15 anni fa, quando la notizia fece il giro del mondo come breaking news sui media internazionali, c'è chi scrisse: "E' morto l'ultimo re d'Italia". Ma Gianni Agnelli era, per l'immaginario collettivo, soprattutto l'Avvocato. Avrebbe compiuto 82 anni il 12 marzo del 2003. Era nato, infatti, nel capoluogo piemontese, nel 1921. Il suo nome è quello del nonno Giovanni, il fondatore della storica Fiat ( Fabbrica Italiana Automobili Torino). Figlio di Edoardo, tragicamente morto in un incidente aereo nel 1935, Agnelli era entrato in Fiat a 22 anni come vicepresidente per prendere le redini dell'azienda di famiglia nel 1966, a 45 anni: a passargli il testimone era stato Vittorio Valletta, che aveva guidato la Fiat nel ventennio precedente.

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