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Veneto: Confartigianato, 2 imprese su 3 soffrono concorrenza sleale sommerso

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Venezia, 21 mar. (AdnKronos) - In Veneto, due imprese artigiane su tre, il 63,6% di quelle regolari, soffrono la concorrenza sleale delle aziende in nero e “sommerse”. Il tutto si traduce in 82.123 imprese artigiane regolari venete, delle 129.000 registrate negli Albi, che, rispettando le leggi e pagando le tasse, devono “combattere” contro un numero imprecisato di “non imprese”, che operano fuorilegge e in modo scorretto e fraudolento. Stessa sorte tocca ai dipendenti regolari anche se, qui in regione, ognuno di loro compete quotidianamente contro mezzo (0,5) “occupato non regolare”, il valore più basso d'Italia e pari alla metà della media nazionale di 1,1. Sono questi gli allarmanti dati del dossier “L'Artigianato maggiormente esposto alla concorrenza sleale del sommerso”, realizzato dall'Osservatorio di Confartigianato per le MPI su dati ISTAT e UnionCamere-Infocamere al 31 dicembre 2017. “Il lavoro sommerso è una cancrena che mina alle fondamenta il concetto stesso di artigianato – commenta Agostino Bonomo, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – una situazione che o la si combatte ancora più duramente oppure rischia di far spartire interi settori. Nessuno deve più tollerare le attività irregolari come se fossero, in qualche modo, legittime –continua Bonomo– perché noi artigiani siamo due volte vittime della concorrenza sleale di chi lavora senza rispettare le leggi: da un lato ci portano via il lavoro e dall'altro compromettono la reputazione del mestiere a discapito anche degli onesti”.

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