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Cultura: Rossi (Confindustria), estendere ArtBonus a beni privati

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Palermo, 21 apr. (AdnKronos) - In Italia sul fronte degli investimenti e delle collaborazioni pubblico-privati sulle politiche culturali "siamo quasi all'anno zero". Ne è convinto il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi, a Palermo per partecipare al convegno 'Il bello dell'impresa. Quanto vale la cultura?', che ha visto confrontarsi a Palazzo dei Normanni, imprenditori provenienti da tutta Italia sulle potenzialità dell'industria culturale e creativa. "Il provvedimento dell'Art Bonus che prevede sgravi contributivi e una detrazione fiscale pari al 65 per cento in tre anni dell'importo che viene destinato a restauri di opere italiane di proprietà pubblica - dice all'Adnkronos -, è un piccolo passo in avanti, ma vorremmo che questo incentivo fosse esteso anche ai tanti beni di valenza culturale che sono privati. Spesso in Italia ci sono palazzi fantastici non fruibili al pubblico perché magari non hanno la possibilità di essere restaurati". "Vorremmo, soprattutto, che nel nostro Paese - aggiunge - iniziasse un percorso di coinvestimento pubblico-privato per rendere fruibile gran parte del patrimonio culturale italiano al momento non è utilizzabile". Una modalità che secondo il numero uno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, sarebbe "la migliore garanzia per il pubblico di non sprecare risorse", mentre i privati potrebbero "vedere incrementate, con un effetto moltiplicatore, le risorse in campo. Per l'Italia significherebbe vedere restaurati tanti beni culturali e archeologici che oggi sono in uno stato di abbandono o sono chiusi al pubblico".

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