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Lavoro: Lombardia, progetto legge Pd per rider e lavoratori gig economy

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Milano, 21 giu. (AdnKronos) - Il gruppo del Partito democratico della Lombardia ha presentato un progetto di legge regionale per tutelare il lavoro dei cosiddetti 'riders' e di tutti i lavoratori della 'gig economy', legati a piattaforme digitali che erogano servizi al pubblico. Lo rende noto il Pd, precisando che il testo, a prima firma del vice presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti e della consigliera Paola Bocci, si prefigge di introdurre norme che vincolino le aziende proprietarie delle piattaforme digitali a garantire ai lavoratori un sistema di tutele uniforme e dignitoso. Si tratta, in sostanza, di un compenso basato sull'orario e non sulla prestazione e vincolato alla contrattazione collettiva, oltre all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali e la copertura assicurativa verso terzi, garantita dal datore di lavoro. Garanzia che il 'rating reputazionale' su cui vengono valutati i lavoratori, nel caso di contestazioni, sia verificato in modo imparziale. Il progetto di legge prevede anche l'istituzione della Consulta regionale del lavoro digitale, organismo permanente di consultazione in relazione alle politiche in materia di lavoro legato alla gig economy: ""Il maggior numero dei rider si trova a Milano e la gig economy è ormai una realtà consolidata e importante della nostra Regione -dichiarano Borghetti e Bocci-. Manca ancora una regolamentazione nazionale che aiuti i lavoratori e le aziende a operare in modo ordinato e corretto per entrambe le parti". Lo spirito della "proposta di legge che offriamo alla commissione" si basa su "più garanzie e più sicurezza per i lavoratori e più certezza anche per le aziende, visto che a livello nazionale sembra che tutto si sia fermato".

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