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Hanno "salvato" la Grecia, ora tocca all'Italia. Scenario agghiacciante, ammazzati dalla Troika

Giulio Bucchi
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Dopo aver "salvato" la Grecia, si preparano ad ammazzare l'Italia. Strumenti (e soggetti) leggermente diversi, ma con un fine unico: garantire la sopravvivenza dell'Unione europea e la salute delle casse (e delle banche) di Germania e Francia a spese dei paesi più fragili. Tra i quali, purtroppo, continua a esserci il nostro.  Leggi anche: Merkel, l'euro-piano per strozzare l'Italia L'uscita di Atene dal quasi decennale programma di aiuti lascia uno Stato ufficialmente "risanato" sul piano dei conti, ma in ginocchio su quello dell'economia reale. Soprattutto, permette ai vertici europei di concentrarsi sul prossimo malato. Brutte notizie per Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il ministro dell'Economia italiano Giovanni Tria ha già annusato l'aria e al vertice Ecofin di ieri ha già chiarito, come ricorda il Giornale, come il nostro governo intenda confermare l'impegno a correggere dello 0,3% i conti del 2018 per rispettare il tetto del rapporto deficit-Pil. Cosa che potrebbe obbligare Palazzo Chici a varare una manovra correttiva fino a 5 miliardi, senza contare che delle esose promesse elettorali di Lega e M5s (riforma Fornero e reddito di cittadinanza) nulla o quasi andrà in porto nei prossimi mesi.  Leggi anche: "Vi governerà la Troika", cosa sa l'onorevole tedesco I guai però potrebbero arrivare per il 2019, quando saranno pronti i nuovi strumenti di controllo finanziario di Bruxelles. Per ora Angela Merkel ed Emmanuel Macron hanno fallito il primo tentativo di riforma dell'Eurozona, il nuovo bilancio europeo respinto proprio all'Ecofin. All'orizzonte c'è però anche il pericolosissimo "meccanismo di salvataggio", una mini-Troika europea che nei piani di Berlino e Parigi dovrebbe decidere quali sono gli Stati inadempienti e come "aiutarli". Traduzione: commissariamento, manovre tele-guidate, tasse, lacrime e sangue. L'incubo del 2011 che si ripete in eterno.

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