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Ferrari, terremoto dopo l'addio di Sergio Marchionne: il gesto-lampo di John Elkann

Gino Coala
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La rapida successione alla guida della Ferrari da Sergio Marchionne a Louis Camilleri ha rischiato di rappresentare un vero e proprio terremoto per il Cavallino. Secondo le previsioni prospettate dallo stesso Marchionne, dopo la Fca si sarebbe dedicato alla Ferrari e alla crescita dell'azienda, quotata a Wall Street con enorme successo. Proprio i mercati però hanno reagito con paura dopo l'annuncio delle sue dimissioni e le successive notizie sulla sua salute. Leggi anche: Ferrari, il passato hard della compagna di Louis Camilleri: era una star dei film a luci rosse Un clima che andava riportato alla serenità al più presto, al punto da spingere Camilleri a trasferirsi a Maranello già domenica sera, sistemandosi nell'ufficio che è stato di Montezomolo, come riporta Repubblica. Il manager ex Philip Morris è una vecchia conoscenza della Ferrari, grande frequentatore del paddock, solido amico del team principal Maurizio Arrivabene. Con Camilleri a Maranello è arrivato anche John Elkann ha messo subito in chiaro che il mandato del nuovo Ad arriva con pieni poteri, non è provvisorio insomma, così da spegnere sul nascere ogni ambizione di altri dirigenti, fenomeno che avrebbe solo destabilizzato l'ambiente.

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