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Tasse, ecco quali detrazioni fiscale vogliono tagliare

Matteo Legnani
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Era uno degli scenari previsti per mettere in campo misure come la Flat Tax e il reddito di cittadinanza: "asciugare", come riferisce il quotidiano La Stampa, l'oceano della agevolazioni fiscali che nei decenni i vari governi hanno concesso a categorie, territori, settori, pezzi di elettorato. E il ministro del Tesoro Tria ne ha parlato esplicitamente in una recente intervista, lasciando intendere che la strada è percorribile. L'ultima rilevazione ufficiale, realizzata nel 2012 ai tempi del governo Monti, dava ben 720 misure tra sconti, bonus e regimi eccezionali per un valore complessivo di 253 miliardi di euro. Quelle "aggredibili", ovvero che possono essere ritoccate (al ribasso, ovviamente) sono però 466 per un corrispettivo di 54,2 miliardi di euro. Includono voci le più disparate: dalle spese sanitarie ai carichi di famiglia, dalle misure per il recupero del patrimonio edilizio all'istruzione universitaria, dal risparmio energetico agli interessi sui mutui per l'abitazione principale. Certamente intervenire in modo mirato su 466 voci sembra molto complesso e politicamente difficile. Per questo a via Venti Settembre si fa strada l' idea di imitare quanto fece a suo tempo per la spesa Giulio Tremonti: procedere con un taglio lineare dei bonus fiscali, del 5 o del 10 per cento. Sempre che qualcuno non decida di stoppare anzitempo quello che sarebbe un autentico scempio. O scippo. Leggi anche: Flat Tax, il leghista svela il piano: "Chi pagherà davvero meno tasse"

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