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La guida agli investimenti: ecco cosa fare dei risparmi

Btp, azioni, titoli e conti online. Tutti i trucchi e tulle le mosse giuste per "piazzare" e far rendere al meglio i vostri soldi.

Ignazio Stagno
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Il 2013 è stato un anno difficile per i risparmiatori. Chi ha messo fieno in cascina l'ha dovuto sciupare per sfamare la fame del fisco. Nel 2014 le stangate fiscale non mancheranno all'appello, tra Tasi e aumenti su autostrade e bollette mettere qualcosa da parte sarà davvero difficile. Ma c'è chi comunque riesce a superare le mareggiate della crisi e ha un gruzzoletto da investire. Cosa farne? Investire i propri risparmi è sempre una scelta delicata. Riuscire a guadagnare qualcosa allocando nel modo giusto i risparmi non è un'impresa semplice. Ecco qui di seguito alcuni consgli per fare le giuste mosse e raccogliere i frutti degli investimenti nel 2014.  Btp a 15 anni - Per chi vuole investire o ha già investito in Btp l'unica cosa da afre per aumentarne il rendimento è spingere più in là la durata dei titoli. Allungare i tempi può garantire un rendimento superiore al 4 per cento. Puntare per esempio sui Btp a 15 anni, che premiano la scadenza più lunga con tassi più alti. All'asta di ottobre hanno offerto un rendimento del 4,6%, contro il 4,3% a cui nelle stesse ore venivano scambiati i decennali. Un'altra possibilità è quella di guardare ancora al decennale, aspettando che la tendenza globale del rialzo dei tassi prenda piede anche sul mercato dei Btp. Per esempio, come racconta il Corriere un titolo con scadenza "agosto 2023", cedola nominale al 4,75% e quotazione a 108, se da "sopra la pari" ci si avvicina a quota 100, il tasso effettivo torna a salire verso il 4,75% della cedola. Ci sono poi, naturalmente, le obbligazioni societarie: generalmente con tassi più alti ma si espongono a rischi maggiori.  In borsa - Se invece volete investire il vostro capitale in borsa allora dovete guardare, come consigliano gli analisti, verso l'oceano Atlantico e il mar Mediterraneo. Se guardate verso gli Stati Uniti state attenti per capire se ci saranno nuovi sviluppi nella politica della Fed americana, che sta pian piano riducendo le iniezioni di liquidità sul mercato. Il secondo orizzonte, quello mediterraneo, parte dalla Grecia e arriva fino in Italia: nel 2013 il listino della Borsa di Atene è salito più di quello di Francoforte o New York. Qualche analista prevede che, per il 2014, i risultati migliori possano venire proprio da Paesi mediterranei come Italia e Spagna. Sempre che, naturalmente, la ripresa dell'economia arrivi davvero. Per non rischiare troppo si può puntare sulle società più forti nella cassa. Investono e rendono meno, ma possono resistere meglio alle "mareggiate" della crisi.  Conti online - Infine per chi ha messo qualcosa da parte ma non vuole legarsi a investimenti di lungo periodo ecco l'ipotesi dei conti online. Rendono circa il 2% al netto della tassazione. Finché l'inflazione rimarrà così congelata e i Bot bloccati a rendimenti bassi, l'alternativa dei depositi online a questi tassi resta valida. Perché offrono un rendimento che, in cambio di un deposito di breve periodo, permette di contenere il rischio e battere l'erosione dell'inflazione.

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